27/04/2016 di Redazione

Pubblicità e dirette fra i pensieri di Twitter, in crescita del 36%

Pur mancando le attese degli analisti, nel primo trimestre del 2016 la società di Jack Dorsey ha migliorato di oltre il 30% il giro d’affari rispetto a un anno prima, con 595 milioni di dollari di fatturato, mentre aumenta la base degli utenti attivi. In

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Il volo dell’uccellino azzurro si sposta a più alta quota. Twitter cresce del 36% in giro d’affari, ottenendo un fatturato di 595 milioni di dollari nel primo trimestre del 2016 (corrispondente anche al primo quarter dell’anno fiscale fiscale). E non solo: fa piccoli progressi nell’impresa di aumentare ancora la frequentazione del social network, spina nel fianco per tutto il 2015 a causa dell’agguerrita concorrenza di Facebook e Instagram. Nel trimestre, la piattaforma di microblogging ha conteggiato una media di 310 milioni di utenti attivi su base mensile, cinque milioni in più rispetto all’ultimo spicchio di 2015 e il 3% in più rispetto al primo trimestre dell’anno scorso. Di questo numero, l’83% degli utenti ha usato Twitter da smartphone e, specularmente, le inserzioni e le attività pubblicitarie sul canale mobile hanno rappresentato l’88% del totale.

I ricavi delle inserzioni pubblicitarie, fonte primaria di guadagno, hanno fruttato 531 milioni di dollari, con un incremento anno-su-anno del 37%, mentre dal data licensing e da altre attività sono arrivati 64 milioni (+34%). Al netto delle spese non rimane tantissimo profitto da festeggiare, ma anche questa voce è in crescita. Gli shareholder nel trimestre hanno ottenuto un utile per azione diluito di 12 centesimi di dollaro (secondo criteri di calcolo non-Gaap si sale a 15 centesimi).

Va anche detto che il pool di analisti di Thomson Reuters si aspettava un risultato migliore, di 608 milioni di dollari, ma Twitter ha sottolineato che il dato reale è all’interno della forbice (pur nel punto più basso) delle proprie stime. Numeri a parte, l’azienda ha rimarcato tutti i punti a proprio favore: la ripresa della crescita degli utenti attivi, per ragioni di stagionalità ma anche grazie a iniziative di marketing; un maggiore engagement, misurato dal numero di interazioni, like e retweet; un generale apprezzamento per la nuova Timeline organizzata per rilevanza (solo il 2% degli utenti ha scelto di conservare l’impostazione precedente); l’aumento della fruizione di video, anche per merito dell’integrazione di Periscope.

Sebbene gli investitori non abbiano “incrementato la spesa tanto rapidamente quanto da noi atteso”, si legge nella nota agli shareholder, Twitter è ottimista sul futuro. “Abbiamo una solida roadmap di prodotto, pensata per intercettare i crescenti budget orientati verso i video sponsorizzati”, ha assicurato l’azienda, promettendo poi di introdurre nei prossimi mesi ulteriori funzionalità di segmentazione dell’audience e di pianificazione delle campagne.

 

 

L’altro pilastro della strategia sarà premere l’acceleratore sulla dimensione “live”, vero elemento distintivo di Twitter rispetto alla concorrenza (sebbene anche Facebook stia andando in questa direzione, con lo streaming video in diretta). “Twitter è live: commenti, connessioni, conversazioni in diretta”, si legge nella nota. Continuando a investire su questo elemento, l’ambizione è quella di creare “la migliore audience connessa quotidiana al mondo”.

 

 

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