18/09/2017 di Redazione

Qualcomm: “Automobili del futuro più innovative dei telefoni”

Steve Mollenkopf, Ceo dell’azienda californiana, ha sottolineato che i veicoli connessi e intelligenti saranno caratterizzati da innovazioni più marcate rispetto a quelle degli smartphone. Ma i dispositivi elettronici rappresenteranno comunque il primo ba

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“Nel prossimo futuro le innovazioni maggiori si vedranno nei veicoli e non negli smartphone”. E ancora: “Le prime soluzioni 5G arriveranno in commercio nel 2019 nei principali mercati asiatici e negli Stati Uniti, un anno in anticipo rispetto a quanto previsto”. Ha parlato a ruota libera Steve Mollenkopf, Ceo di Qualcomm, ai margini del Salone dell’auto di Francoforte in corso nella città tedesca fino al 24 settembre. Il numero uno del colosso dei chip, intervistato dalle testate presenti alla kermesse, ha sottolineato come l’obiettivo dell’azienda è quello di essere sempre più presente a eventi di questo genere, a rimarcare il fatto che la connettività degli oggetti (e non solo dei dispositivi elettronici tascabili) rappresenti il vero punto di svolta. E uno dei mercati investito maggiormente dalla rivoluzione digitale, i cui componenti fondamentali sono la connettività pervasiva e l’intelligenza artificiale, sarà presumibilmente quello dell’automotive.

Non è un caso che il segmento delle auto collegate alla rete crescerà, da qui al 2022, a un tasso composto annuale del 35,5 per cento, con 37,7 milioni di veicoli consegnati contro i 5,1 milioni del 2015 (dati di Research and Markets). E nel 2021 la produzione di dispositivi a semiconduttore per il settore varrà 50,1 miliardi di dollari (fonte Idc). Di converso, il mercato degli smartphone si è espanso nel secondo trimestre di quest’anno di “soli” 6,7 punti percentuali. Un’opportunità di business, quella rappresentata dall’automotive, che Qualcomm non può quindi permettersi di perdere.

Al momento Qualcomm fornisce e sviluppa tecnologie per i veicoli in tre aree: connettività, elaborazione ed elettrificazione, creando così un ecosistema capace di collegare l’utente al mezzo di trasporto (e di conseguenze anche alle altre automobili), di migliorare l’esperienza di guida e di portare innovazioni in ambiti come il motore elettrico. Il primo banco di prova sarà comunque rappresentato dagli smartphone.

 

Steve Mollenkopf, Ceo di Qualcomm

 

“Sono stati indubitabilmente il prodotto più innovativo dell’ultimo decennio”, ha spiegato Mollenkopf, “e molte tecnologie presenti nei cellulari si faranno largo nelle automobili”. Quali? Sicuramente il 5G, standard su cui Qualcomm è molto impegnata anche a livello di collaborazioni (a febbraio ha siglato un accordo con Ericsson, Telstra ed Ntt Docomo). Le reti di quinta generazione, cento volti più veloci rispetto al 4G, consentiranno alle automobili di comunicare fra loro (e con il network principale) per garantire maggiore efficienza e sicurezza.

A livello di intelligenza fornita dal silicio, invece, Qualcomm potrà giocarsi l’expertise acquisito da Nxp: l’anno scorso l’azienda guidata da Mollenkopf ha annunciato l’intenzione di voler rilevare l’ex costola di Philips specializzata in semiconduttori. Un affare da 47 miliardi di dollari, non ancora concluso per alcuni controlli ancora in corso da parte dell’Unione Europea. Ma il Ceo si è mostrato fiducioso ed è convinto che l’operazione possa chiudersi entro la fine dell’anno.

 

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