05/12/2012 di Redazione

Qualcomm azionista di Sharp puntando ai display

Il produttore di microchip californiano ha chiuso l'accordo per entrare nel capitale della casa giappone con un investimento pari a 100 milioni di euro. In cambio diventerà partner nella produzione di pannelli IGZO e MEMS di nuova generazione.

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Qualcomm investirà una cifra pari a 100 milioni di euro in Sharp, diventando così' il suo azionista principale. Sono quindi confermate le indiscrezioni delle scorse settimane riguardo a una partecipazione del produttore statunitense di microchip nella giapponese in crisi. Stando a quanto pubblicato dal quotidiano taiwanese Digitimes quello che è stato siglato è un accordo di collaborazione congiunta legata allo sviluppo di display IGZO per dispositivi mobili.

I display flessibili di Sharp

L'accordo tra Sharp e Qualcomm passa per Pixtronix, una società acquisita tempo fa da Qualcomm per integrare le sue competenze nella tecnologia cosiddetta MEMS (Micro Electro Mechanical Systems). MEMS nasce per migliorare la resa dei display di piccole dimensioni abbassandone allo stesso tempo il consumo. La collaborazione con Sharp porterà allo sviluppo di nuovi display che uniscono MEMS con l'utilizzo degli ossidi di indio, gallio e zinco che sta alla base di IGZO. I nuovi display saranno sviluppati nell'impianto Sharp di Yonago, in Giappone.

La partnership tra Sharp e Pixtronix nasce sulla scia di una collaborazione tecnologica già in essere da circa un anno e mezzo. Sharp ci conta come strada per aumentare la sua quota di mercato nel settore dei display di piccole-medie dimensioni, ma la casa giapponese ha sottolineato che non si sa con precisione quando lo sviluppo congiunto porterà risultati concreti.

Il lavoro sui display MEMS-IGZO inizierà sicuramente, ma arriverà alla fase di produzione solo se e quando questa si dimostrerà economicamente fattibile. L'accordo tra Sharp e Qualcomm va anche oltre il settore dei display, perché le due aziende sono pronte a collaborare in altri settori, come ad esempio quello dei chipset.

L'accordo è molto importante per Sharp, che nelle ultime settimane cercava un partner per migliorare la sua situazione finanziaria. L'azienda infatti ha perso tre quarti del suo valore, ha pressoché raddoppiato le sue previsioni di perdita per l'esercizio fiscale 2012 stimando perdite nette pari a 450 miliardi di yen (5,7 miliardi di dollari). 

Per far fronte ai debiti ha dovuto ricorrere a un prestito di 360 miliardi di yen dagli istituti di credito Bank of Tokyo-Mitsubishi UFJ e Mizuho Corporate Bank, che saranno sufficienti solo per tenere in piedi l'azienda fino alla fine del prossimo anno fiscale, che si chiuderà a marzo 2014.


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