10/05/2018 di Redazione

Qualcomm pensa di uscire dal business dei chip Arm per server

Il primo processore è stato lanciato soltanto pochi mesi fa, ma non avrebbe attratto un numero sufficiente di clienti. L’azienda di San Diego potrebbe chiudere o vendere la divisione Centriq. Pesa la concorrenza di Intel e Amd.

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Chiudere o vendere: Qualcomm starebbe valutando entrambe le alternative per la propria divisione Centriq, che si occupa di sviluppare processori Arm per server. L’indiscrezione è stata riportata da Bloomberg, sottolineando come questo business non starebbe generando gli introiti previsti dall’azienda di San Diego. Se quanto rivelato dall’agenzia fosse vero, si tratterebbe di una vita davvero breve per i prodotti Centriq. Il primo chip è infatti arrivato sul mercato lo scorso novembre: il modello 2400 è una soluzione a 10 nanometri Finfet con 48 core, pensata per competere direttamente con gli Intel Xeon top di gamma. E, oltre alla scarsa domanda, sarebbe l’incontrastato dominio della casa di Santa Clara a complicare l’esistenza delle piattaforme Centriq. A cui si è aggiunto il recente ingresso nel mercato di Amd, con la sua linea di processori Epyc.

Non che l’offerta di Qualcomm sia inferiore. Anzi, molti esperti del settore hanno sottolineato come i chip per server basati sull’architettura Arm riescano a garantire un ottimo rapporto prestazioni/watt, grazie anche al processo di affinamento della tecnologia in campo mobile, unito a un prezzo competitivo. Malgrado queste caratteristiche, le soluzioni x86 rimangono ancora le leader incontrastate del settore.

Qualche tiepido segnale di apertura nei confronti delle piattaforme Arm per server era giunto da alcuni colossi del cloud, come Microsoft (che, come Google e Amazon Web Services, necessita di una potenza di calcolo sempre maggiore e dai consumi contenuti per i propri data center). Ma evidentemente la proposta di Qualcomm non si è rivelata sufficientemente allettante. Anche se, al momento, non se ne conoscono i motivi.

La società di San Diego non ha commentato l’indiscrezione di Bloomberg, ma durante la presentazione dell’ultimo report finanziario trimestrale, il Ceo di Qualcomm, Steve Mollenkopf, ha sottolineato l’intenzione del gruppo di voler tagliare le spese nelle “aree di prodotto non centrali”. Come potrebbe essere la divisione Centriq. Una cessione o una dismissione del business significherebbe però ridurre la diversificazione interna, in un momento storico in cui i rapporti con Apple (cliente fondamentale per Qualcomm) sono tesi.

 

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