10/08/2018 di Redazione

Qualcomm s'accorda con l'antritrust di Taiwan per ridurre la multa

Invece dei circa 773 milioni di dollari stabiliti l'anno scorso dalla Fair Trade Commission taiwanese, il produttore di chip pagherà una frazione della multa e investirà nel Paese circa 700 milioni di dollari in cinque anni.

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Investimenti, anziché una multa salata. Qualcomm e l'organo antitrust di Taiwan si sono accordati per ridurre l'importo della sanzione da circa 773 milioni di dollari (qualcosa in più o in meno, a seconda del cambio) decisa l'anno scorso come risarcimento per sette anni di pratiche commerciali scorrette, a detta del giudicante. La società californiana avrebbe praticato prezzi esagerati alle aziende che acquistavano i suoi componenti hardware e le licenze per i suoi brevetti, oltre a rifiutarsi di vendere tecnologie essenziali per il mercato a chi si rifiutava di pagare tali cifre. Altra pratica scorretta, a detta dell'antrist, sarebbe stata l'imposizione dell'uso esclusivo dei modem Qualcomm sugli iPhone in cambio di uno sconto sulle royalty.

Le due parti hanno però trovato un punto d'incontro. Come spiegato da Reuters, Qualcomm pagherà solo una parte della multa, circa 93 milioni di dollari, ma si è impegnata a realizzare nel corso di cinque anni una serie di investimenti, il cui valore ammonta a circa 700 milioni di dollari nel corso di cinque anni. Verrà tenuta d'occhio, inoltre, dalla Fair Trade Commission taiwanese per tutti e cinque gli anni con controlli semestrali che dimostrino “negoziazioni in buona fede” con i clienti.

Qualcomm sarà anche tenuta a evitare mosse scorrette su brevetti ritenuti essenziali per il mercato. Dovrà, quindi, concedere in licenza secondo “termini corretti” le proprie tecnologie brevettate a società concorrenti, come Intel e MediaTek. Dalla parte del chipmaker, se non altro, c'è il riconoscimento del diritto a richiedere il pagamento di royalty sui moduli 4G ed Lte usati dai produttori di smartphone: un punto importante, perché su questo si impernia l'annuale disputa con Apple e relativi fornitori.

Dai 700 milioni di dollari di investimenti programmati, una parte sarà destinata a realizzare nuove fabbriche e uffici a Taiwan, un'altra ad avviare collaborazioni con università e startup sul fronte delle tecnologie per il 5G.

 

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