09/12/2016 di Redazione

Qualcomm torna sui Pc Windows 10 e va sui server con chip a 10 nm

Microsoft e il produttore di chip riporteranno l’architettura Arm su nuovi computer portatili a partire dall’anno prossimo. Modelli ad alta efficienza energetica, che supereranno i limiti del vecchio Windows Rt. Annunciato anche il primo processore per da

immagine.jpg

Due annunci, entrambi con al centro il numero dieci, rendono Qualcomm un concorrente più temibile per Intel e per altri produttori di chip. Il primo, forse più clamosoro, riguarda Windows 10: un nuovo accordo stretto con Microsoft (e appena annunciato da Shenzen, dove si è svolta la conferenza WinHec, dedicata allo sviluppo hardware) riporterà la piattaforma Arm sul sistema operativo della società di Redmond. Quest’ultima rilancia così una scommessa a cui aveva rinunciato: i chip con architettura Arm erano stati scelti per Surface Rt, la poco longeva versione “light” del tablet di Microsoft, diversa da quella classica perché basata su Windows Rt. Penalizzata da un sostanziale limite funzionale, ovvero l’impossibilità di installare applicazioni estranee all’app store di Windows, questa variante del Surface aveva però il pregio di assicurare una maggiore durata della batteria fra una ricarica e l’altra, proprio per merito dei processori. Nel 2015 la casa madre aveva sostanzialmente lasciato al suo destino questa piattaforma, puntando per i suoi  surface unicamente sull’architettura x86.

Il rilancio della scommessa Arm ha ora una sapore tutto diverso. L’accordo produrrà i suoi frutti nel secondo semestre dell’anno prossimo, con la commercializzazione di notebook e convertibili Windows 10 equipaggiati con processore Qualcomm Snapdragon 835: si tratterà di modelli di fascia media e medio-bassa, destinati sia all’utenza consumer sia alle aziende, e che andranno a sostituire le vecchie proposte basate su chip Intel Atom.

Del futuro Snapdragon 835 non si conosce l’identikit completo, ma in compenso Qualcomm ha comunicato caratteristiche interessanti: il chip sarà realizzato con tecnologia di processo a 10 nanometri FinFet di Samsung, ottenendone benefici di miniaturizzazione, di incremento delle prestazioni (+27% rispetto a modelli a 14 nm FinFet) e di miglioramento dell’efficienza energetica (+30%). Otre a consentire una durata maggiore della batteria, lo Snapdragon 835 permetterà al dispositivo su cui è montato di ricaricarsi per funzionare cinque ore dopo soli cinque minuti di collegamento all’alimentazione. Le caratteristiche descritte finora si riferiscono però agli smartphone di fascia alta che, da dichiarazioni ufficiali di Qualcomm, impiegheranno questo nuovo processore. Resta dunque da vedere come questi benefici si tradurranno sui futuri Pc e tablet ibridi Windows 10.

Quanto alla nuova versione Arm di Windows, sarà a 64 bit e in grado di scavalcare il limite delle applicazioni non eseguibili. Qualcomm sta, infatti, lavorando con Microsoft per mettere a punto un emulatore per le applicazioni a 32 bit. Lo Snapdragon 835, inoltre, sarà compatibile sia con le applicazioni desktop Win32, sia (ovviamente) con quelle della Universal Windows Platform.

 

Qualcomm Centriq 2400

 

L’altra notizia di Qualcomm incentrara sul numero dieci riguarda, invece, il mondo dei data center: è ufficialmente sul mercato il primo processore per server basato su tecnologia a10 nanometri FinFet. Il modello risponde al nome di Centriq 2400, contiuene 48 core e inaugura una nuova famiglia di prodotti (Centriq, appunto): al suo interno lavora una Cpu Flkore, compatibile con l’architettura Armv8 e ottimizzata per i server. “I processori della serie Centriq 2400 di Qualcomm trasformeranno in realtà server basati su architettura ARM ad alte prestazioni ed elevata efficienza energetica”, ha promesso Anand Chandrasekher, senior vice president e general manager della divisione data center.  A suo dire, il processore è adatto a supportare tutti i più comuni workload.

 

ARTICOLI CORRELATI