La battaglia legale con Apple continua a minare i numeri di Qualcomm. Il chip maker ha chiuso l’ultimo trimestre dell’anno fiscale 2017 con ricavi a 5,9 miliardi di dollari, in flessione del 5 per cento rispetto allo stesso periodo del 2016, accompagnati da un utile netto in picchiata: meno 89 per cento a 200 milioni contro 1,6 miliardi del Q4 dell’anno scorso. Come detto, la difficile situazione del trimestre è dovuta in particolar modo all’interruzione dei pagamenti delle royalty da parte dei fornitori di componenti di Apple, la quale ha a sua volta interrotto i propri rapporti con Qualcomm. L’utile per azione dopo la diluizione è stato di 92 centesimi: gli analisti si aspettavano un Eps di 81 centesimi, il che ha contribuito a spingere in terreno positivo il titolo dell’azienda di San Diego. A ben guardare si tratta dell’unica nota positiva per il chip maker ed è difficile vedere un futuro roseo nei prossimi mesi.
Il primo legale della società, Donald Rosenberg, ha dichiarato durante la call con gli analisti che la disputa sui brevetti con Apple in Germania e Cina non verrà chiusa prima della seconda metà del 2018. Senza contare che nei prossimi mesi si potrebbero aprire nuovi fronti. Per provare a parare in anticipo eventuali contraccolpi di Wall Street, Qualcomm ha già escluso dalla guidance per il trimestre in corso i ricavi delle vendite di chip alla Mela.
Malgrado ciò, il gruppo californiano si attende sei miliardi di dollari di fatturato e un utile per azione rettificato di 1,19 dollari. In entrambi i casi si tratta di numeri superiori alle previsioni, in quanto i mercati si aspettavano rispettivamente 5,8 miliardi e 91 centesimi di dollari. Per l’intero anno fiscale, Qualcomm ha generato ricavi per 22,3 miliardi di dollari, in contrazione del cinque per cento, per un utile netto di 2,5 miliardi: dato in discesa libera del 57 per cento.