09/08/2018 di Redazione

Realtà aumentata sul parabrezza dell'auto, Apple le pensa tutte

La società di Cupertino ha fatto richiesta di brevetto per un sistema di connettività e sensori, con cui è possibile trasformare il vetro anteriore di un'automobile in uno schermo per le videochat, e con cui monitorare chi è al volante.

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Dopo gli occhiali smart e i visori, la realtà aumentata potrebbe approdare in automobile, direttamente sul parabrezza. È questa una delle ultime pensate di Apple, racchiusa fra i dettagli tecnici di un documento depositato qualche giorno fa all'ufficio brevetti europeo, che dovrà concedere la registrazione. Scoperto come al solito da Patently Apple, sito specializzato proprio in questo, il documento descrive con testo e immagini un sistema di visualizzazione di realtà aumentata che, “incluso in un veicolo permette una comunicazione visuale tra chi è a bordo e un utente lontano, anche un passeggero di un altro veicolo”.

 

Il pensiero va subito a FaceTime, ovvero alla possibilità che un passeggero (o un guidatore momentaneamente in sosta) si colleghi in videochat sfruttando come “maxi schermo” il parbrezza dell'auto. Ma nel documento si parla anche di altre possibilità, che trasformerebbero i mezzi di trasporto in sistemi di monitoraggio a beneficio del benessere di chi è al volante: si descrive l'impiego di sensori interni all'abitacolo che rilevano i movimenti oculari, la frequenza cardiaca, la postura e altri elementi potenziale indizio di stess o di sonnolenza.

 

Il parabrezza di realtà aumentata potrà anche veicolare altre informazioni utili per la guida sicura. Traendo dati da sensori montati esternamente al veicolo (videocamere, videocamere a infrarossi, microfoni, radar di profondità, Gps e altro ancora), il sistema potrà visualizzare sul vetro dati come la velocità a cui si viaggia e il limite massimo consentito su quella tratta. Quella immaginata da Apple appare un po' come una tecnologia trasversale ad altre, un po' estensione dello smartphone e un po' sistema complementare agli apparati di guida autonoma.

 

Non è dato sapere se e quando l'idea debba tradursi in un prototipo e poi in una soluzione commerciale. Accanto a Waymo (òa ex Google Car), Uber, Tesla e Intel, Apple è tra le molte società tecnologiche impegnate a sviluppare un proprio modello di driverless-car, che sfrutterà sensori, connettività, servizi cloud, software di computer vision e di intelligenza artificiale. Forse, chissà, anche la realtà aumentata proiettata sul parabrezza. Della famigerata Apple Car si parla ormai da anni, tra reticenze e indiscrezioni, ma ora il progetto sembra aver guadagnato un certo peso all'interno delle strategie della società di Cupertino, anche alla luce della collaborazione con Volkswagen.

 

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