25/11/2016 di Redazione

Reti aperte, un vantaggio che favorisce il business

Per il 91% dei professionisti It di grandi aziende italiane, l’adozione di infrastrutture basate su tecnologie open e software-defined può garantire benefici economici e di flessibilità. Ma non mancano i timori.

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Uno dei “lasciapassare” verso la trasformazione digitale, per le aziende, è rappresentato dalle reti ispirate ai principi dell’open networking: assenza di vincoli a uno specifico vendor, interoperabilità, approccio software-defined e virtualizzazione delle funzioni di rete. Con questi ingredienti si può meglio procedere nel cammino della cosiddetta digital transformation, stando all’opinione del 91% dei decisori It italiani consultati da una recente indagine di Juniper Networks.
 
Lo studio, condotto da Loudhouse Research durante il mese di agosto 2016, ha coinvolto 800 professionisti con responsabilità decisionali in campo It, di aziende medie e grandi (fra i mille e i cinquemila dipendenti) italiane, francesi, olandesi, spagnole, svedesi, britanniche e degli Emirati Arabi Uniti, operanti in svariati settori. La prima osservazione necessaria è che una percentuale tanto alta, superiore al 90%, di realtà italiane propense all’open networking non è riferibile allo scenario nostrano nel suo complesso, ma soltanto allo spicchio delle imprese più grandi e strutturate.
 
In ogni caso, è apprezzabile la netta propensione delle aziende tricolori verso l’open networking, una propensione superiore alla media dell’area Emea. Nello Stivale l’89% degli intervistati ritiene che abbia un positivo impatto diretto sulle performance generali dell’azienda. Per il 78% dei decisori It italiani, inoltre, le architetture legacy risultano sempre più gravate da spese di gestione eccessive.

A parole dunque, la voglia di adottare un approccio nuovo, flessibile e basato sul software è forte. Nei fatti, invece, l’adozione dell’open networking sta solo iniziando a manifestarsi, sebbene con prospettive di passi in avanti nel breve periodo: un piccolo 13% di intervistati, in Italia, ha detto di aver già intrapreso iniziative di rete aperta, mentre il 49% le sta valutando. E non manca qualche timore, come quelli relativi alla sicurezza (manifestati dal 54% dei manager It italiani) o quello che l’introduzione di piattaforme di rete innovative si riveli problematica poiché richiede una complessa trasformazione del generale approccio all’It da parte dell’organizzazione (39%).

 

 

Ne varrà comunque la pena, se è vero (come crede il 98% degli italiani) che gli ambienti di rete flessibili e innovativi consentiranno di migliorare le performance aziendali. Tra le motivazioni più importanti per l’adozione dell’open networking, gli intervistati hanno citato la possibilità di una pianificazione It più snella (62%), il miglior controllo dei costi (54%) e una maggiore agilità sia per l’It sia per il business (53%).

 

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