21/06/2018 di Redazione

Reti ottiche Ftth: Tim e Open Fiber valutano di lavorare insieme

Secondo le dichiarazioni Amos Genish, amministratore delegato di Telecom Italia, la sua azienda è aperta all'ipotesi di fondere le proprie attività sul Fiber-to-the-Home con quelle della società partecipata da Enel e Cdp.

immagine.jpg

Nella fibra ottica, si può forse andare più veloce e conquistare porzioni di mercato se si uniscono le forze: questo potrebbero fare due concorrenti nel campo della tecnologia Fiber to the Home come Tim (Telecom Italia) e Open Fiber. Stando alle dichiarazioni rese in conferenza stampa da Amos Genish, amministratore delegato dell'operatore telco di bandiera, “Anche se c’è spazio per un altro piccolo operatore... specialmente se focalizzato su Ftth, c’è anche spazio per il consolidamento in questo mercato […] Vediamo chiaramente i benefici economici che arrivano da questa combinazione”, riporta Reuters.

A detta dell'agenzia stampa, Tim sarebbe aperta all'ipotesi di una vera e propria fusione tra le proprie attività sulla fibra ottica Ftth e quelle dell’operatore di rete concorrente, pariteticamente controllato dalla Cassa Depositi e Prestiti e da Enel. Dall'accordo potrebbero derivare vantaggi per entrambe le parti, consentendo un più rapido ritorno sugli investimenti e allo stesso tempo la propsta di tariffe vantaggiose sia per i privati sia per le aziende. Si opererebbe, infatti, in un regime regolato e non in un contesto di libero mercato.

Siamo comunque nel territorio delle ipotesi, o meglio ancora delle semplici dichiarazioni di apertura. Nonn pare di poter desumere dalle dichiarazioni di Genish che esistano già trattative in corso: “Siamo più che disponibili a partecipare a un dialogo su questa combinazione”, ha aggiunto il Ceo. “Se ci sarà un tavolo saremo aperti al dialogo, se c’è la possibilità di mettere una società della fibra sotto un comune denominatore”.

Genish ha anche parlato di sé stesso e del nuovo, discusso concorrente francese Iliad. Sul primo tema, ha detto di essere intenzionato a guidare Telecom Italia almeno fino al 2020, smentendo le voci di corridoio su un suo possibile addio anticipato. “Sfortunatamente, alcuni componenti del consiglio sono coinvolti nell’alimentare, dietro le quinte, speculazioni false, inaffidabili, interferendo allo stesso tempo con gli sforzi quotidiani del management”, ha sottolineato, dicendo anche che “se tutto va bene” l'anno prossimo Tim potrà ottenere un rating investment grade, sinonimo di basso rischio e condizione per corrispondere i giusti dividendi agli azionisti.

 

Amos Genish, amministratore delegato di Tim

 

Per quanto riguarda le tariffe low cost di Iliad, l'azienda guidata da Genish intende verificare se il metodo di distribuzione delle Sim del nuovo concorrente sia il linea con la normativa italiana. La società francese, infatti, non disponendo di una rete distributiva sul nostro territorio si avvale di corrieri che recapitano materialmente le schede Sim, curandosi anche di accertare l'identità del cliente, oppure di chioschi digitali.Stanno interferendo, non sono i benvenuti... ma non saranno loro a intimidirci e a indurci a non fare il nostro lavoro”, ha dichiarato il numero uno di Tim.

 

ARTICOLI CORRELATI