14/01/2015 di Redazione

Ricarica wireless, i concorrenti uniscono le forze

I due consorzi Power Matters Alliance e Alliance For Wireless Power hanno firmato una lettera d’intenti che li impegna a diventare un’unica entità. Il Wireless Power Consortium, terzo e maggior player, potrebbe inglobarli entrambi. La vera domanda è un’al

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L’unione fa la forza, anzi fa la ricarica senza fili. Lo sviluppo di tecnologie di ricarica wireless potrà subire un’accelerata grazie alla scelta di Power Matters Alliance (Pma) e Alliance For Wireless Power (A4wp) di passare dalla stessa parte della barricata. I due consorzi, sostenuti da grandi nomi fra produttori di chip e di device, d’ora in poi opereranno insieme, avendo firmato una lettera d’intenti che li impegna a diventare un’unica entità. Il tutto avverrà, gradualmente, nei prossimi mesi, ed è ancora da capire se – come suggerisce il Wall Street Journal – l’entità in questione sarà il Wireless Power Consortium, il terzo player sulla scena attuale nonché il consorzio che vanta maggiori sostegni e diffusione per i propri standard.

Il wireless charging è una frontiera che interessa molti. Microsoft, già pioniera di questa tecnologia con l’accessorio per gli smartphone Lumia, ma anche Asus, Blackberry, Panasonic, Lg, Huawei e Toshiba sfilano fra i membri del Wireless Power Consortium, mentre tra le file dell’ A4wp spiccano Dell, Intel e Samsung e fra quelle del Pma AT&T, Duracell, Powermat e Starbucks. La catena di caffetterie è da sempre attenta a offrire esperienza digitali avanguardistiche ai propri clienti (si pensi ai pagamenti mobile via Nfc) e ha installato in alcuni dei suoi locali delle postazioni di wireless charging utilizzabili dai clienti, così come recentemente ha fatto McDonald's.

Se liberarsi dai fili e migliorare l’utilizzo di telefoni, tablet, laptop e altri dispositivi dotati di batteria è un fine comune, i mezzi possibili per ottenerlo sono disparati. Non tutti i device supportano lo stesso standard, anche se quasi tutti non possono ignorare la specifica Qi, introdotta proprio dal Wireless Power Consortium e basata su una tecnologia di ricarica induttiva oggi presente su circa 400 dispositivi in commercio, fra smarpthone e tablet Windows Phone e Android, e supportata da circa 200 aziende.

Come sintetizzato dall’analista di Idc, William Stofega, “La specifica Qi domina il mercato ed è un passo avanti agli altri”.  Anche la tecnologia proposta dalla Power Matters Alliance è compatibile con questo standard, e il vice president della divisione sivluppo del Wireless Power Consortium, John Perzow, sembra non avere molti dubbi: “Acquistando un prodotto con Qi sappiamo che funzionerà oggi, domani e dopodomani, anche quando emergeranno nuove funzioni”, recita una sua dichiarazione scritta.

Non è escluso, tuttavia, che altri standard possano continuare a svilupparsi e magari convivere all’interno dei medesimi device, che in futuro potranno supportare più di un metodo di ricarica. Secondo quanto dichiarato da Mark Hunsicke, senior director di Qualcomm (azienda che è membro sia di A4wp, sia di Pma), ai giornalisti del Wall Street Journal: “Vogliamo un confronto diretto, onesto e chiaro sul tema della carica wireless”.

 

WattUp: la nuova frontiera della ricarica wireless?

 

Un nuovo metodo, ancora non supportato da alcun dispositivo in commercio ma certamente interessante, è quello presentato al Ces di Las Vegas da Energous, una società della Silicon Valley recentemente entrata nella Power Matters Alliance. Si tratta di una tecnologia proprietaria, che utilizza i segnali radio per ricaricare i dispositivi, e che rispetto alla tecnologia a induzione funziona su distanze decisamente maggiori: fino a quattro metri e mezzo circa.

WattUp, questo il nome, funziona come una rete WiFi, nel senso che non richiede né cavi né dispositivi di “ancoraggio, come i pad usati per la ricarica tramite induzione. Il futuro del wireless charging, in ogni caso, è tutt’altro che deciso. Ed è probabile che, più che le alleanze e i consorzi, a determinarne le sorti saranno i produttori di hardware.
 

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