30/05/2012 di Redazione

RIM sempre più in bilico. Intervengono le banche

L'azienda canadese non ha comunicato i dati trimestrali, ma in una nota scrive che ci sono perdite operative e sembra che la situazione sia ancora più grave di quella preventivata dagli analisti. Si parla di un taglio di 6.500 dipendenti e di una consulen

immagine.jpg

La situazione finanziaria di RIM è sempre più preoccupante: ieri il numero uno Thorsten Heins ha fatto sapere in una nota ufficiale che ci sarà una perdita operativa nel primo trimestre dell'esercizio, più grave di quella preventivata dagli analisti, e che l'azienda ha assunto JP Morgan per farsi assistere nella necessaria opera di revisione aziendale e della situazione finanziaria. Si parla anche di una pesante ristrutturazione, che potrebbe interessare oltre 6mila dipendenti.

Rim sempre più in crisi: perdita operativa anche nel primo trimestre

Come aveva anticipato giorn ifa, Heins non ha messo in piazza i dati finanziari del trimestre per tutelare l'azienda dalle speculazioni, peccato che l'incognita e le palesi difficoltà finanziarie stiano innervosendo gli investitori e lasciando spazio a previsioni funeree. Nonostante gli analisti si aspettassero una perdita, la comunicazione vaga di ieri è stata vista come "un disastro" perché non ci si aspettava "una perdita operativa così presto", come ha dichiarato Peter Misek di Jefferies & Co.

Nel comunicato ufficiale si leggono solo scarni dati positivi: la base di abbonati sta aumentando grazie ai mercati internazionali di fascia più bassa (India e America Latina) e il servizio BlackBerry Messenger è cresciuto e ora serve 59 milioni di utenti. Peccato che nei mercati maturi RIM abbia dovuto cedere il posto a iOS e Android e che ormai la crisi di RIM non si possa più nascondere dietro a un ottimismo ingiustificato.

Il problema è sempre lo stesso: gli smartphone BlackBerry non hanno più successo, davanti all'avanzata di iPhone e sistemi Android, molto più affascinanti per gli utenti consumer e sempre più accettati nelle aziende che sono ormai travolte dal fenomeno della consumerizzazione dell'IT. Le vendite degli attuali BlackBerry 7 si stanno deteriorando e i futuri BlackBerry 10 sono lungi dall'essere pronti (si parla di fine anno), per questo l'azienda canadese sta affrontando un calo drastico delle entrate che diventa sempre più difficile da gestire.

Heins ha dovuto ammettere che "l'attuale contesto competitivo sta influenzando il nostro business sotto forma di minori volumi". RIM ha assunto JP Morgan e RBC Capital nel ruolo di consulenti e ha menzionato l'ipotesi di "valutare i meriti e la fattibilità delle diverse strategie finanziarie, compresa la possibilità di sfruttare la piattaforma BlackBerry attraverso partnership, le opportunità strategiche alternative di licenza e altri modelli di business". Insomma, l'ipotesi di una vendita dei brevetti o degli asset societari non è del tutto tramontata. L'AD di RIM ha inoltre messo le mani avanti su possibili perdite ulteriori nei prossimi trimestri.

Quanto alla riorganizzazione, nel comunicato si legge che RIM sta rivedendo la propria organizzazione per "definire chiaramente le responsabilità per tutti i principali settori di business e i processi aziendali con l'obiettivo di eliminare la frammentazione, la duplicazione e le inefficienze". Non sono stati pubblicati numeri dettagliati, ma secondo fonti anonime dell'agenzia Reuters il taglio potrebbe interessare circa 6.500 dipendenti, rispetto ai 16.500 al momento attivi: una percentuale molto pesante che dà la misura della gravità della situazione.

Un quadro che non ha certo soddisfatto gli investitori, già sul piede di guerra da mesi, che hanno fatto fare l'ennesimo scivolone alle azioni, che hanno perso il 10 per cento nelle contrattazioni Afterhours. Quattro anni fa le azioni di RIM erano scambiate a 140 dollari, ieri sera hanno chiuso a 10,38 dollari. Mark McKechnie, analista di ThinkEquity, ha dato alle azioni RIM un valore di "circa 10 dollari" in quanto riflette quello che l'azienda potrebbe raccogliere con una vendita del portafoglio brevetti.

Il grafico delle azioni di RIM

La sensazione è che ormai non ci sia più nemmeno bisogno dei dati finanziari dettagliati o delle dichiarazioni sconfortate di Heins per sapere che è il capitano di una nave che sta affondando, forse più velocemente del previsto. Ancora prima che Heins facesse le dichiarazioni che abbiamo riportato, Scott Sutherland di Wedbush aveva scritto in una nota che "è troppo indietro rispetto a Apple. Stiamo riducendo le stime perché le fonti indicano una domanda minima per i prodotti. Non è da escludere che l'attuale strategia di RIM possa portare l'azienda sulla stessa strada di Palm".


ARTICOLI CORRELATI