17/06/2016 di Redazione

Samsung avrà il suo cloud (per sé e per gli altri) grazie a Joyvent

L’azienda sudcoreana è pronta ad acquisire Joyent, un fornitore di cloud e software per applicazioni mobili e oggetti connessi. Con il modello dei container Samsung potrà migliorare ed espandere i suoi servizi per dispositivi mobili, smart home e IoT.

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Al mosaico dell’offerta di Samsung mancava un tassello: il cloud. Lo spazio vuoto ora è stato colmato annunciando l’acquisizione di Joyent, un fornitore di cloud e software per applicazioni mobili e oggetti connessi. Fondata nel 2004 e domiciliata a San Francisco, l’azienda californiana porterà in dote alcune tecnologie interessanti che aiuteranno Samsung su più fronti: sia dotandola di una infrastruttura di nuvola “portata in casa” (finora la sudcoreana aveva dovuto ricorrere alla piattaforma pubblica di Amazon Web Services), sia permettendo di migliorare (per esempio, in scalabilità) i servizi offerti ai suoi clienti consumer in campo mobile e smart home.  

Il cloud di Joyent è utilizzato soprattutto per gli ambienti Node.js, una piattaforma open source molto adatta a far funzionare applicaizoni mobile e IoT, basate su microservizi. All’acquisita, d’altro canto, farà gioco l’inserimento in una multinazionale con un nome e una forza commerciale potenti, potendo mantenere la propria offerta, sede e indipendenza operativa.

“Samsung ha valutato un’ampia gamma di potenziali aziende nel mercato delle infrastrutture cloud pubbliche e private”, commenta, in una nota scritta, il Cto delle comunicazioni mobili di Samsung Electronics, Injong Rhee. “In Joyent abbiamo visto un gruppo dirigenziale esperto, autorevole nel suo campo, oltre a una tecnologia cloud solida e verificata da clienti che rientrano tra i grandi della lista Fortune 500”.

Una volta chiusa l’operazione, il cui valore economico non è stato reso noto, l’azienda californiana opererà come controllata di Samsung, continuando a proporre un’offerta incentrata su due prodotti. Il primo è Triton, uno stack software che permette di realizzare ambienti di virtualizzazione a container, ideali per la distribuzione di applicazioni mobili su larga scala. Creando uno spazio isolato per le applicazioni e per lo storage, i container operano in modo simile alle macchine virtuali, ma a differenza di queste ultime non eseguono un’istanza completa di un sistema operativo né hanno bisogno di server o hypervisor per funzionare. Lo stack di Triton, tuttavia, a differenza di alcune alternative concorrenti (come Docker Datacenter) comprende anche in sistema operativo che consente di installare l’ambiente containerizzato anche su un oggetto bare metal.

 

 

Il secondo prodotto è Manta, un insieme di tecnologie per lo storage a oggetti. Oltre a continuare a essere venduto da Joyent ai propri clienti, sarà utile a Samsung per memorizzare i dati delle applicazioni mobile e di dispositivi smart home usate da decine di milioni di clienti.

Quello di Joyent è il terzo acquisto di una società statunitense realizzato da Samsung negli ultimi due anni. I precedenti sono SmartThings, un produttore di dispositivi di smart home, e LoopPay, inventore di un sistema di trasmissione magnetica oggi integrato in Samsung Pay.

 

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