06/11/2012 di Redazione

Samsung e Amazon corrono ringraziando i tablet

Nel giro di un anno, il produttore sudcoreano ha triplicato le spedizioni dei suoi Galaxy Tab mentre il colosso dell’e-commerce detiene oggi una quota di mercato del 9% con i suoi Kindle Fire e Kindle Fire HD. Segno che presso l'utenza consumer il richiam

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Samsung conquista sempre di più il cuore dei consumatori a danno di Apple, almeno per quanto riguarda il mercato dei Pc a tavoletta: è quanto affermano alcuni commentatori analizzando i dati di Idc relativi alle consegne di tablet del terzo trimestre 2012, e un po' sull'onda di un leitmotif molto attuale che attribuisce alla scomparsa di Steve Jobs la perdita di mordente - di immagine e commerciale - da parte dei prodotti Apple. Nonostante l'ascesa delle vendite di iPad registrata quest'anno, la concorrenza dei sudocoreani sta diventando più preoccupante, e non va dimenticata la presenza dell'outsider Amazon.


Anche se è presto per pronosticare qualcosa di simile, c'è chi prefigura per Samsung un'ascesa nel mondo tablet simile a quella realizzata nel mercato dei televisori. Nel giro di un anno, il produttore sudcoreano ha triplicato le spedizioni dei suoi Galaxy Tab, a +325% nel 2012 con 5,1 milioni di unità (contro 1,2 milioni del 2011), mentre il colosso dell’e-commerce detiene oggi una quota di mercato del 9% con i suoi Kindle Fire e Kindle Fire HD. Un’ottima base su cui costruire, considerando che fino  a pochissimo tempo fa la tavoletta era disponibile sono negli Stati Uniti.

Quello che solo un paio di anni fa era il tablet per antonomasia, l’iPad, cresce ancora in termini di vendite (o meglio di unità distribuite, quelle conteggiate da Idc) ma cala in market share: complice il lancio di nuovi modelli, le consegne sono passate dagli 11,1 milioni del 2011 a 14 milioni del 2012, segnando un +26,1%, ma parallelamente la fetta di mercato posseduta da Apple è passata dal 65,5% del secondo trimestre al 50,4% del terzo trimestre 2012.

Parte del fenomeno – spiega Idc – può essere attribuito all’attesa creatasi intorno all’iPad mini: in molti avrebbero rimandato eventuali acquisti dell’iPad tradizionale aspettando il lancio del nuovo tablet compatto di Cupertino. Vero è, in ogni caso, che di “mini” il modello in questione ha solo la taglia, dal momento che il prezzo di 329 dollari della versione basic lascia ampio margine d’azione ai competitor, almeno nella fascia di utenza più attenta al portafoglio e meno sensibile al fascino del marchio Apple.

Dopo la compagnia della Mela, Samsung e Amazon, la top five dei primi cinque produttori di tablet si chiude con Asus e Lenovo. Nel primo caso, al Nexus 7 progettato con Google spetta il merito di aver più che raddoppiato le spedizioni dell’azienda taiwanese, +242,9% sul 2011, portando a 8,6% il suo attuale market share. Lenovo sgranocchia qualche punto arrivando all’1,4%, grazie soprattutto alle vendite sul mercato cinese.

Manca in questo quadro, per pure ragioni “anagrafiche”, il tassello rappresentato da Windows RT e Windows 8: i tablet equipaggiati con il sistema operativo di Microsoft sono appena sbarcati in distribuzione e nei prossimi mesi potrebbero dare del filo da torcere ad Android e iOS. Considerando il posizionamento di prezzo e le caratteristiche di molti dei modelli (formato 10 pollici, design trasformabile con tastiera integrata), è improbabile tuttavia che il Pc a tavoletta Windows possano nell’immediato ritagliarsi una fetta nella competizione dei tablet ultraportatili e destinati a un’utenza di massa.

Surface, il tablet con tastiera di Microsoft


“I competitor stanno facendo pressione sul leader di mercato Apple”, ha commentato Ryan Reith, program manager Mobile Device Trackers di Idc. “Con la recente introduzione di un certo numero di tablet Windows 8 e Windows RT, i consumatori hanno una terza possibile piattaforma tra cui scegliere. In ogni caso, il fattore prezzo è cruciale per i tablet, e Microsoft e i suoi partner dovranno lottare duramente per conquistare una porzione del mercato consumer, considerando i prezzi non inferiori ai 500 dollari”.

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