28/09/2016 di Redazione

Samsung Galaxy Note 7, problemi senza fine: ancora un caso in Cina?

L’esemplare esploso ieri, che ha ferito alle dita della mano il proprietario e danneggiato il suo portatile, era annoverato tra i prodotti “sicuri”. La società coreana indaga e, dopo avere sostituito fino a oggi circa il 60 per cento dei prodotti richiama

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Il caso del Galaxy Note 7 e delle sue batterie sta mettendo a dura prova Samsung. I problemi creati dalle presunte batterie difettose sembrano non arrestarsi, e mentre la società si dichiara pronta a ricominciare le vendite sul mercato europeo, dalla Cina arriva una notizia che desta preoccupazione: un Note 7 appena acquistato, quindi teoricamente “sicuro”, sarebbe esploso mentre era in fase di ricarica. La notizia, riportata dal sito Bloomberg, è alquanto dettagliata. Il 25enne Hui Renjie ha dichiarato che il Note 7 è esploso meno di 24 ore dopo l’acquisto sul sito di e-commerce JD.com Inc, ferendolo a due dita della mano e danneggiando il suo portatile. Samsung sarebbe intervenuta tempestivamente per indagare sull’accaduto chiedendo di poter avere il telefono da analizzare. Renjie, però, avrebbe deciso di tenere lo smartphone, non fidandosi della società, rendendo poi pubblico il suo caso.

L’azienda coreana ha intanto dichiarato di avere sostituito fino a oggi il 60 per cento dei Note 7 riconosciuti come difettosi negli Stati Uniti e nella Corea del Sud e il 57 per cento di quelli europei. L’avvio delle vendite in Italia era previsto per il 2 settembre, ma il lancio ufficiale, dopo una massiccia campagna pubblicitaria televisiva, era stato ovviamente sospeso. Samsung proprio ieri ha annunciato che ricomincerà a proporre il prodotto sul mercato europeo dal prossimo 28 ottobre, e solamente se per quella data sarà stata completata la campagna di sostituzione. Prima, però, bisognerà anche capire le cause dell’episodio cinese.

In un comunicato ufficiale, la società ha sottolineato che il 90 per cento di chi ha richiesto il cambio del telefono ha scelto un altro Note 7, mentre solamente il tre per cento avrebbe manifestato l’intenzione di cambiare marca. Gli smartphone che saranno venduti da fine ottobre potranno essere identificati come “sicuri” dagli utenti per il colore verde che caratterizzerà l’icona della batteria. Secondo le stime degli analisti internazionali, i problemi del Galaxy Note 7 potrebbero costare a Samsung un miliardo di dollari.
 

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