In un mercato che cresce del 23,1 per cento anno su anno e dove tutti i produttori aumentano il numero di pezzi consegnati, essere l’unica azienda a veder calare quote di mercato e prodotti venduti fa riflettere. Se poi il mercato di cui si parla è quello degli smartphone e l’azienda con gli indicatori negativi è Samsung, allora non siamo più di fronte a una semplice preoccupazione, ma a una notizia molto rilevante. Il periodo analizzato dalla società di ricerche di mercato Idc è il secondo trimestre di quest’anno, che ha fatto registrare complessivamente vendite record per 295,3 milioni di pezzi, il 2,6 per cento in più rispetto ai primi tre mesi del 2014. Di questo passo, Idc prevede che nel trimestre in corso si venderanno oltre trecento milioni di pezzi.
A formare questo risultato hanno contribuito in modo determinante i mercati emergenti e i prodotti a basso costo, segno che forse Samsung ha bisogno di concentrarsi più su questi aspetti che non sui top di gamma come il Galaxy S5. Questo smartphone ha infatti venduto, secondo Idc, “milioni di unità” e le vendite di S4 e S3 sono andate ugualmente bene. Nonostante il trend negativo, la società sudcoreana mantiene saldamente il primato, con 74,3 milioni di unità consegnate e una quota di mercato del 25,2 per cento. Un anno fa questi valori erano rispettivamente 77,3 milioni e 32,3 per cento.
Apple, nonostante la lunga attesa di iPhone con schermi superiori a quelli attuali, ha fatto registrare buoni risultati, piazzando sul mercato 35,1 milioni di smartphone (il 12,4 per cento in più rispetto al 2013), per una quota di mercato dell11,9 per cento (era il 13 per cento un anno fa). A fare il botto sono i cinesi, con Huawei in testa che ha quasi raddoppiato le vendite: da 10,4 a 20,3 milioni di pezzi, con una quota di mercato del 6,9 per cento. Subito dietro si posiziona Lenovo, passata da 11,4 a 15,8 milioni di smartphone (+38,7%).