12/01/2013 di Redazione

Samsung non venderà i tablet ATIV negli Stati Uniti

Samsung ha annunciato che non venderà i tablet ATIV con Windows RT negli Stati Uniti: c'è ancora troppa confusione fra le diverse versioni di Windows e la richiesta per i prodotti RT è bassa.

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Samsung non venderà i tablet ATIV con Windows RT negli Stati Uniti. Cnet nel riportare la notizia spiega che il colosso sud coreano ha tenuto sotto controllo l'andamento delle vendite dei concorrenti che hanno già esordito con prodotti simili (Surface e il VivoTab RT di Asus) e ha deciso che sarebbe troppo rischioso seguirne l'esempio.

I tablet ATIV con Windows RT non saranno venduti negli USA

Spingere i prodotti con Windows RT infatti ha due contrindicazioni: la prima è che servirebbe una campagna di marketing costosa perché la richiesta è bassa, la seconda è che bisognerebbe istruire sia i consumatori sia gli addetti alle vendite al dettaglio circa i vantaggi di Windows RT, perché entrambi sono molto confusi sulla differenza fra Windows RT e Windows 8. Un'operazione che richiederebbe tempo e molto denaro.

Lo ha spiegato il vice presidente della divisione tablet di Samsung Mike Abary, che ha anche precisato che i prodotti con Windows RT per avere successo dovrebbero costare molto meno di quelli con Windows 8. Per scendere a sufficienza con i prezzi però bisognerebbe tagliare pesantemente sulla dotazione e l'azienda non è disposta a farlo.

Il fatto che la notizia riguardi solo gli Stati Uniti passa quindi in secondo piano di fronte a un problema generale che è ben più grande. Con l'annuncio di Windows 8 Microsoft ha cercato in tutti i modi di far capire la differenza fra le soluzioni tradizionali e quelle con Windows RT, evidentemente non è bastato. 

Gli ATIV erano stati presentati all'IFA di Berlino lo scorso settembre

Che ci potesse essere confusione fra le due versioni l'aveva già messo in preventivo uno dei top manager di Dell, che aveva addirittura consigliato Steve Ballmer di mettere da parte il marchio Windows. Ovviamente non fu ascoltato e ora il problema diventa dei produttori. Già, perché se un consumatore compra un tablet a marchio Windows e poi non riesce a installare le sue applicazioni preferite non se la prende con Microsoft, ma con chi ha fatto il prodotto.

Per quanto riguarda gli addetti alle vendite, non deve essere facile spiegare in dettaglio ai clienti perché dovrebbero spendere 300 dollari in più per compare un prodotto Windows (8) invece di un altro (RT) e sembrare credibili. Per tanti consumatori Windows è Windows, e ci sarebbe il sospetto che il venditore voglia propinargli il prodotto più caro per fare bella figura con i capi.

Si aggiunga che a quanto pare la domanda per i prodotti Windows RT è bassa, e le conclusioni sono facili da tirare. A questo punto è lecito chiedersi se Samsung deciderà di togliere i prodotti Windows RT anche dal mercato europeo.

La mossa di Samsung in ogni caso assesta un duro colpo agli sforzi di Microsoft per inserirsi nel settore mobile. La casa sud coreana è uno dei principali produttori mondiali di smartphone e tablet, e per questo è un partner chiave per ogni produttore software.

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