22/02/2017 di Redazione

Samsung potrebbe vendere Note 7 ricondizionati

Secondo The Investor l’operazione scatterà a giugno. I dispositivi avranno una batteria più piccola. La debacle dei phablet esplosivi è costata all’azienda circa 5 miliardi di dollari.

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L’avventura dei Galaxy Note 7 potrebbe non essere conclusa. Ritirati dal mercato lo scorso ottobre a causa di batterie difettose, che avevano causato scoppi e incendi in diverse occasioni, i phablet di Samsung potrebbero tornare sulle scene: ricondizionati e con una batteria più piccola. L’indiscrezione è stata riportata da The Investor, che ha citato fonti riservate del gruppo sudcoreano. Secondo la testata, i dispositivi rimessi a nuovo dovrebbero arrivare sul mercato entro giugno, ma non ci sono dettagli sui Paesi in cui avverrebbe la distribuzione. I Note 7 ricondizionati, oltre a una batteria meno capiente (e si spera non difettosa), potrebbero avere un case dalle dimensioni leggermente ridotte. Al momento Samsung non ha voluto commentare i rumors pubblicati da The Investor.

La necessaria campagna di richiamo dei Note 7, avviata inizialmente già a settembre dopo i primi casi di scoppio, e poi condotta su scala mondiale e in maniera definitiva, è costata all’azienda circa cinque miliardi di dollari, tra rimborsi e interruzione della produzione. Ma, come dimostrato dagli ultimi conti trimestrali, il colosso asiatico sembra essersi lasciato la vicenda alle spalle, sia dal punto di vista finanziario sia d’immagine.

Il chaebol è ora concentrato sull’imminente lancio del Galaxy S8, che dovrebbe essere svelato tra un mese e di cui ovviamente si parla da tempo. Sia per le specifiche tecniche da top di gamma, sia perché lo smartphone rappresenterà in qualche modo la “rinascita” di Samsung dopo la debacle dei Note 7: un secondo passo falso di quelle proporzioni non sarebbe sostenibile neppure per un gigante dalle spalle così larghe.

 

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