15/06/2018 di Redazione

Samsung promette la rivoluzione green entro il 2020

L’obiettivo dell’azienda è il bilanciamento tra elettricità consumata e produzione di energia rinnovabile entro il 2020 in Cina, Europa e Stati Uniti. In programma anche l’installazione di 63mila metri quadri di pannelli solari nei campus sudcoreani. Il c

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Con una comunicazione ufficiale, Samsung ha annunciato un nuovo obiettivo: l’uso del 100 per cento di energie rinnovabili a supporto delle sue attività in Cina, Europa e Stati Uniti entro il 2020. Il progetto del colosso sudcoreano è di alimentare con energia pulita fabbriche, uffici e strutture operative, sebbene solo nei mercati tecnologicamente più adatti a uno sviluppo sostenibile.  Secondo Won Kyong Kim, vice presidente e capo degli affari pubblici globali della compagnia, “Samsung sta rispettando il suo dovere nella società espandendo e supportando l’uso delle energie rinnovabili”. E infatti, in Sud Corea l’azienda ha elaborato un piano in sintonia con la strategia governativa, che prevede di aumentare del 20 per cento dell’uso delle rinnovabili entro il 2030.

La società installerà circa 42mila metri quadri di pannelli solari nel proprio quartier generale Samsung Digital City di Suwon, a sud di Seoul. Ma il piano prevede anche l’installazione di 21mila metri quadri tra pannelli fotovoltaici e generatori a energia geotermica nel campus di Pyeongtaek, entro il 2019. In aggiunta, nel 2020 il campus di Hwaseong vivrà la stessa rivoluzione green.

Con questa manovra Samsung prova ad allinearsi ai competitor hi-tech che hanno ormai raggiunto importanti obiettivi di sostenibilità. Secondo la classifica Click Clean stilata nel 2017 da Greenpeace, tra le compagnie impegnate nella ricerca di uno sviluppo sostenibile, Samsung non spiccava per impegno, cedendo il podio a Google, Apple e Facebook, seguite da Microsoft, Salesforce e Adobe. L’annuncio della società sudcoreana pertanto è stato positivamente accolto da Greenpeace, che interpreta la decisione dell’azienda come “un grande passo verso la costruzione di un futuro sostenibile”.

In questo campo si sono già mossi altri colossi tecnologici: ad aprile sia Google sia Apple hanno raggiunto il bilanciamento fra elettricità consumata e gigawattora prodotti in impianti di energie rinnovabili. Nuovi esperimenti in tale direzione vedono protagonista invece Microsoft, che la scorsa settimana ha messo in funzione un data center sottomarino al largo delle coste scozzesi. È la seconda fase del Project Natick, con cui il gruppo di Redmond mira a realizzare “sale macchine” ecologicamente sostenibili e ad alte prestazioni.

 

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