08/08/2018 di Redazione

Samsung spende miliardi per AI, auto, 5G e farmaci

Nell'arco dei prossimi tre anni il gruppo sudcoreano investirà l'equivalente di oltre 138 miliardi di euro in spese Capex e di R&D, destinando una parte consistente a intelligenza artificiale, 5G, componenti elettronici per automobili e biofarmaceutica.

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Gli smartphone non bastano più a Samsung, e nemmeno si può dormire sugli allori della vendita di semiconduttori, chip di memoria in particolare. All'azienda sudcoreana, ancora prima sul mercato dei telefoni smart ma minacciata dall'ascesa di Huawei e Xiaomi e reduce da deludenti risultati per il Galaxy S9, servono nuove energie e spunti. Per questo il gruppo di cui fa parte investirà nell'arco dei prossimi tre anni circa 180.000 miliardi di won, cioè circa 138,5 miliardi di euro, per spese Capex e attività di ricerca e sviluppo. Una parte consistente, ovvero 25.000 miliardi di won (poco meno di 20 miliardi di euro), sarà destinata agli ambiti dell'intelligenza artificiale, delle tecnologie per il 5G, dei componenti elettronici per automobili e della biofarmaceutica. Ambiti che garantiranno la “futura crescita” di Samsung.

 

Altri investimenti riguarderanno le memorie, i prodotti “non di memoria e nuovi sistemi per la manifattura avanzata”, ha fatto sapere la società. Le attività di Samsung Display beneficeranno anch'esse di maggiori investimenti “per sviluppare prodotti differenziati e ad alto valore, in un mercato sempre più competitivo”. L'azienda ha anche annunciato l'intenzione di creare 40mila nuovi posti di lavoro da qui al 2021, contribuendo indirettamente all'apertura di 700mila opportunità professionali in settori legati alle proprie attività.

 

Il programma di venture incubation interno, il C-Lab, si aprirà verso l'esterno: su circa 500 progetti, da qui a cinque anni 200 saranno destinati a iniziative interne al Gruppo Samsung e 300 a startup esterne. Per non farsi mancare nulla, Samsung collaborerà anche con il governo sudcoreano per creare e gestire nel Paese alcuni centri di formazione sul software, dove nei prossimi tre anni saranno organizzate attività (corsi e consulenza per l'ingresso nel mondo del lavoro) per 10mila studenti ed ex studenti.

 

 

 

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