Non solo Galaxy X: Samsung starebbe lavorando a un altro modello di smartphone non convenzionale che, a differenza del dispositivo appena citato (caratterizzato da uno schermo flessibile e atteso forse per il 2018), potrebbe essere chiuso su se stesso come un libro. I due display sarebbero uniti da un lembo per consentire il passaggio di dati ed energia e la striscia permetterebbe di avvicinare le due facce dei pannelli, chiudendo quindi il device a conchiglia, oppure di avere uno schermo davanti e uno dietro. Il progetto di Samsung è emerso grazie a una richiesta di brevetto depositata dall’azienda sudcoreana all’apposito ufficio degli Stati Uniti. Secondo i documenti registrati dal chaebol, lo smartphone accetterebbe gli input dallo stylus S-Pen e integrerebbe un sensore biometrico, con delle antenne posizionate lungo la cornice per evitare interferenze causate dalla chiusura “schermo su schermo”.
I disegni depositati da Samsung ricordano quanto fatto da Zte con l’Axon M: un cellulare presentato a ottobre con due display uniti da una cerniera i quali, una volta affiancati, consentono di utilizzare il device come un tablet. Ma il prodotto cinese, oltre a essere già una realtà, ha i pannelli uno “incollato” all’altro. Quello che al momento non convince nella proposta sudcoreana è invece la presenza di quel lembo per unire gli schermi, che ricorda molto le flip cover.
Credits: Let's go Digital
Comunque, si vedrà. Trattandosi di un brevetto è probabile che il prototipo di Samsung non arrivi mai sul mercato e serva alla società asiatica come banco di prova per ulteriori sviluppi. È certo però che la corsa allo “smartphone del futuro” sia iniziata, con tutti i principali player del settore che stanno cercando di proporre soluzioni caratterizzate da design differenti, per provare a sostenere un mercato perennemente a caccia di novità.