27/04/2012 di Redazione

Samsung spodesta Nokia, è la fine di un'epoca

La casa coreana si issa sul trono mondiale dei produttori di cellulari: nel primo trimestre del 2012 ha scavalcato quella finlandese con oltre 93 milioni di unità spedite sul mercato. Dalla trimestrale, intanto, arrivano utili da record e alle porte c'è l

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Nokia ha perso la leadership mondiale nella produzione di cellulari dopo 14 anni di dominio incontrastato: ora è Samsung a guidare la classifica, e non ci sono segnali che possano far pensare a un ulteriore ribaltamento delle posizioni nei prossimi mesi. 

Il crollo di Nokia ha consegnato a Samsung la leadership del settore telefonia

Il primo trimestre del 2012, secondo i dati rilevati da IHS iSupply, segna di fatto la fine di un'epoca e incensa Samsung, che ha venduto 92 milioni di telefoni (pari al 25,4 percento di quote di mercato) al cospetto di Nokia, ferma a 83 milioni di apparecchi (22,5 percento di share). Apple si riconferma terza forza assoluta, con 35 milioni di iPhone spediti e una fetta del 9,5 per cento.

Sempre da IHS iSuppli arriva notizia che sul trono dei telefonini intelligenti c'è invece sempre Apple, che distanzia Samsung di soli tre milioni di unità vendute (35 contro 32), contro i 12 milioni di Nokia e gli 11 milioni di Research in Motion). Il gap fra le due prime della classe, che insieme controllano il 90 per cento della fascia alta del mercato smartphone, e la concorrenza è quindi quanto mai marcata ed è destinata probabilmente ad aumentare ancora.

Il crollo di Nokia nel primo trimestre, con una perdita vicina al miliaro, ha coinvolto non solo la fascia alta dell'offerta smartphone, in cui il produttore scandinavo si sta inserendo con i Lumia, ma anche la vendita dei telefonini a basso costo nei Paesi emergenti, che negli ultimi trimestri avevano tenuto a galla la market share della società. Le aspre polemiche inerenti la politica di Elop non sembrano il migliore viatico per recuperare terreno: probabilmente per uscire dalla crisi serviranno cambiamenti importanti sulla politica dell'azienda.


Trimestrale con il botto

Samsung, dal canto proprio, ha messo a segno una delle migliori trimestrali di sempre, con un incremento dell'81 per cento degli utili rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, arrivando a 4,4 miliardi di dollari, contro i 3,73 miliardi di dollari che avevano preventivano gli analisti di Bloomberg.

Merito della recente impennata delle vendite dei prodotti della famiglia Galaxy, e in particolare degli smartphone Galaxy S e dei Galaxy Note, che hanno tamponato le perdite nel settore dei chip. L'obiettivo è ora quello di alzare  nei prossimi mesi ulteriormente l'asticella alla voce profitti grazie al nuovo Galaxy S III,  che dovrebbe essere annunciato la prossima settimana a Londra.

L'utile operativo dell'azienda sud coreana è stato pari a 5,15 miliardi dollari, ma a spiccare sono i risultati della divisione mobile, che ha rappresentato il 73 percento del profitto complessivo migliorando anche il margine di profitto, che è stato del 18,4 percento contro l'11 percento di un anno fa e del 12 percento dell'ultimo trimestre del 2011.

Per quanto riguarda i semiconduttori, invece, Samsung conta sulla ripresa del mercato Pc per risollevare gli utili, che sono dimezzati rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Bene infine il comparto Samsung Display, sia grazie alla fornitura di schermi per tablet (prevalentemente ad Apple) sia per i pannelli ad alta risoluzione per le TV 3D.

Samsung Galaxy S II, il nuovo Galaxy S III è atteso per la prossima settimana

A riguardo SammyHub pubblica la notizia secondo la quale l'azienda sud coreana starebbe per fondere le attuali divisioni Samsung Display, Samsung Mobile Display e S-LCD. La fusione dovrebbe già essere stata approvata dal Consiglio di Amministrazione e dovrebbe prendere corso entro il 1 luglio. Samsung Electronics avrà la quota di maggioranza dell'84 percento, mentre alla controllata Samsung SDI dovrebbe spettare circa il 14 percento.


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