02/10/2019 di Redazione

Scelta difficile per Samsung, stop alla produzione di Galaxy in Cina

La società sudcoreana ha interrotto a fine settembre le attività del sito produttivo di Huizhou, già segnato da alcuni tagli. Colpa del calo di vendite di smartphone in Cina.

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La Cina si è riscoperta molto nazionalista in fatto di smartphone e Samsung ne paga le conseguenze. La società dei Galaxy ha interrotto da qualche giorno, da fine settembre, le attività di produzione della fabbrica Huizhou, come svelato da alcune indiscrezioni della testata sudcoreana Chosun e come poi annunciato dalla stessa Samsung. Una “decisione difficile”, così l’ha definita l’azienda, e che presumibilmente è la conseguenza del declino di vendite di telefoni registrato in Cina negli ultimi anni. 

 

I Galaxy sono in buona compagnia, dato che anche gli iPhone di Apple hanno rallentato nel gigantesco mercato asiatico, un po’ per la virata di orgoglio nazionalista provocata dalla politica anti-Huawei di Donald Trump e un po’ per l’abbondanza di offerta di marchi cinesi come Xiaomi e come la stessa Huawei. Basti guardare ai dati delle società di analisti, per esempio quelli di Canalys, che per il secondo trimestre del 2019 evidenziano un calo del 14% anno su anno nel numero di iPhone venduti in Cina. Nel Paese Samsung non rientra nemmeno nella classifica dei primi cinque marchi, mentre su scala mondiale è ancora il vincitore assoluto (23% di market share nel primo trimestre di quest’anno, secondo Idc).

 

(Ranking a volume del mercato smartphone, fonte: Idc)

 

 

Per il secondo trimestre del 2019, a dispetto del generale rallentamento del mercato dei telefoni cellulari, Samsung ha dichiarato di aver aumentato del 6,7% le vendite a volume. Ma la Cina è un’altra storia. La chiusura dell’impianto di Huizhou non giunge come una completa doccia fredda, dato che nei mesi scorsi l’azienda già aveva tagliato la produzione e il numero di operai dello stabilimento. Tuttavia è un evento storico per Samsung, trattandosi della sua unica fabbrica in terra cinese, attiva fin dal 1992. 

 

Questo evento non segna però la fine dei Galaxy in Cina. L’azienda continuerà a produrre in Asia, affidandosi soprattutto agli impianti sparsi tra Vietnam e India, e inoltre commercializzerà su licenza modelli di smartphone a marchio Galaxy costruiti da Odm (original design manufacturer) cinesi. Il Galaxy A6s e il Galaxy A10s sono i primi due terminali prodotti da Odm e distribuiti da Samsung.

 

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