07/03/2018 di Redazione

Scenario 5G in movimento, dall'Italia all'Oriente

Già al centro del recente Mobile World Congress, gli sviluppi della nuova generazione tecnologica di comunicazioni mobili vanno avanti, tra sperimentazioni (anche italiane) e ostacoli da superare.

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Il mondo del 5G è in pieno movimento. In Italia, solo in questi giorni sono arrivati almeno due annunci rilevanti. Tim, Huawei e Fastweb hanno acceso la prima antenna nell’ambito del progetto BariMatera5G, che porterà queste aree del Sud a essere fra le prime al mondo coperte dalla nuove tecnologia. Nokia e Vodafone stanno invece lavorando sulla sperimentazione di applicazioni in ambiti come sanità intelligente, gestione del traffico, servizi di emergenza e legati al turismo, con una prima prova della tecnologia in condizioni radio reali effettuata sul sito installato nella stazione ferroviaria di Cadorna, a Milano.

 

Guardando le cose su scala globale, il recente Mobile World Congress di Barcellona ha fatto capire che il peso più rilevante degli sviluppi negli anni a venire dovrebbe toccare all'Asia. Le previsioni di Gsma Intelligence indicano che le connessioni 5G dovrebbero raggiungere gli 1,2 miliardi entro il 2025, rappresentando il 14% del totale, a esclusione dell’IoT cellulare. Il continente asiatico arriverà a 600 milioni di connessioni, ovvero la metà del totale, con un peso rilevante riservato alla Cina, dove si toccheranno i 400 milioni. Anche Giappone e Corea del Sud avranno un ruolo importante, rispettivamente con 88 e 37 milioni di connessioni.

 

Uno sviluppo lento e meditato
Secondo il modello di sviluppo prevedibile, le reti di nuova generazione saranno sviluppate in parallelo a quelle 4G esistenti. Appare, infatti, importante ridurre la complessità dell'integrazione Lte ereditata e offrire migliori economie di scala e prestazioni, in una fase in cui permangono ancora incertezze sulla profittabilità del 5G per gli operatori.

 

Per implementare le nuove reti, secondo le considerazioni di Gsma Intelligence, appare essenziale che i carrier trovino il corretto equilibrio tra le frequenze a 1 GHz, fra 1 e 6 GHz e sopra questa soglia. Tuttavia, l'ente controllato dai più importanti operatori mobili al mondo prevede un tasso di crescita a un ritmo più lento rispetto a quanto avvenuto per la tecnologia 4G. Le ragioni sono di due tipi. Da un lato, lo spettro per il 5G si situa generalmente nelle frequenze più elevate, che però offrono una copertura geografica inferiore.

 

Dall'altro lato, i modelli di business e le applicazioni sono ancora in fase di elaborazione. Pertanto, i carrier cercheranno un'implementazione progressiva allineata alla domanda, presumibilmente a partire dalle zone urbane più dense, per fornire una capacità più ampia prima di passare a nuovi segmenti di mercato. In ogni caso, Gsma Intelligence prevede che circa il 40% della popolazione mondiale sarà coperta entro il 2025.

 

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