06/11/2013 di Redazione

Schermi flessibili, la prossima meta di Samsung

L’azienda sudcoreana annuncia di voler proseguire sulla strada dei display flessibili, di cui il Galaxy Round rappresenta solo il primo passo. Entro il 2015 arriveranno smartphone, tablet e smartwatch ripiegabili ed elastici.

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Nel giro di un paio di anni, gli smartphone si potranno piegare, curvare, adattare elasticamente alla tasca e al palmo della mano. La promessa fatta da Samsung ai suoi investitori, in occasione dell’Analyst Day  in corso in Corea, è quella di produrre entro il 2015 modelli di terminali mobili con schermo completamente flessibile: una piccola rivoluzione che interesserà non solo i telefoni, ma anche i tablet e ancor di più i dispositivi indossabili, un settore che l’azienda sta esplorando con il recente Galaxy Gear.

Il Samsung Galaxy Round


Per i sudcoreani, quello per i “wearable device” sembra essere più di un interesse passeggero: in una nota, l’amministratore delegato Kwon Oh Hyun ha sottolienato come ci sia ancora un ampio “margine di miglioramento” per il Galaxy Gear. I primi esempi di schermo curvo si sono però visti su smartphone, e per la precisione sui nuovi G Flex di LG e sul Galaxy Round della stessa Samsung.

Il primo è quello che la casa produttrice si vanta di definire come “il primo autentico smartphone a schermo curvo al mondo”, un modello la cui data di  messa in commercio non è ancora stata comunicata. La scheda tecnica prevede un display flessibile Oled 720p da 6 pollici, un case con spessore che varia dai 7,9 agli 8,7 millimetri, un chip Snapdragon 800, una fotocamera da 13 megapixel e una batteria da 3.500 mAh. Annunciato subito dopo, il Galaxy Round sarà spesso invece 7,9 millimetri e peserà solo 154 grammi. Sul suo blog, Samsung lo definisce come capace di offrire “un’impugnatura confortevole per l’utente e un’esperienza esclusiva attraverso i suo display curvo”.

Quale che sia il modello migliore dal punto di vista tecnico, queste pur avanzate sperimentazioni rappresentano solo il primo passo nella roadmap disegnata da Samsung e presentata agli investitori (vedi immagine qui sotto).




Dagli attuali display curvi si dovrà passare allo step intermedio di quelli ripiegabili (bended) e poi, superate le attuali barriere tecnologiche, arrivare a produrre schermi realmente flessibili (folded). La strategia illustrata ad analisti e investitori lascia anche intendere che dal prossimo anno potranno essere commercializzati i primi dispositivi con memorie di massa di tipo Vertical Nand e memorie Ram evolute.

Con il suo Analyst Day organizzato in patria, il primo in otto anni, l’azienda coreana sembra voler inaugurare una nuova fase di apertura e trasparenza, forte anche dei risultati finanziari del terzo trimestre, da poco annunciati. Nel quarter compreso fra inizio luglio e fine settembre Samsung ha generato un fatturato di 55,6 miliardi di dollari, in linea con le attese e in crescita del 3% sul trimestre precedente, e un profitto operativo di 9,6 miliardi di dollari, che ha segnato un +13% rispetto al secondo quarter e un ottimo +26% su base annua. Merito certamente del comparto mobile, a cui si devono quasi si due terzi dell’utile operativo, ma anche a un rialzo dei prezzi dei chip di memoria, di cui Samsung è produttore.

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