Uno schermo per smartphone non soltanto flessibile ma anche “indistruttibile”. L'ultima tecnologia svelata da Samsung è un display Oled che può essere piegato e che, grazie al rivestimento in plastica “è specialmente adatto per dispositivi elettronici portabili, non solo per le sue caratteristiche di indistruttibilità, ma per via della sua leggerezza, capacità di trasmissione e durezza, tutte molto simili a quelle del vetro”, ha dichiarato Hojung Kim, general manager del team di comunicazione di Samsung Display. E non si tratta, per una volta, di un'idea teorica descritta in qualche brevetto, bensì di una tecnologia già fatta e per cui c'è già il semaforo verde di un ente di certificazione.
Underwriters Laboratories, un istituto indipendente con cui collabora il Dipartimento del Lavoro statunitense , ha infatti valutato l'invenzione giudicandola sicura e idonea a all'utilizzo su un prodotto commerciale. A detta di Samsung Display, il prodotto ha superato rigorosi test di durata, durante i quali è stato fatto cadere 26 volte di fila da un'altezza di 1,2 metri ed è stato sottposto allo stress di temperature estreme, sia calde sia fredde, continuando a “funzionare normalmente, senza danni nella parte frontale, sui lati né agli angoli”.
La società non si è sbilanciata nel lasciar intendere che il pannello flessibile debba figurare su futuri smartphone Galaxy, dunque questa rimane una possibilità, magari probabile. La concorrenza sta puntando sulla diversificazione delle tecnologie di schermo, magari raddoppiandolo su due pannelli come ha fatto Zte l'anno scorso con l'Axon M.
La curiosità nei confronti di uno schermo flessibile (parlare di vera e propria “necessità” sarebbe poco credibile) è certamente nell'aria da tempo: oltre a Samunsg, del cui interesse si vocifera da tempo, si è parlato recentemente di Huawei, la quale secondo la testata EtNews sarebbe vicina al lancio di uno smartphone di questo genere. Le fonti indicano il mese di novembre come possibile debutto.