18/07/2015 di Redazione

Schiavitù da mobile e da social, una nuova dipendenza

Rispetto a un’analoga indagine del 2014 di Flurry (società di analytics di Yahoo), quest’anno è in aumento del 59% la fetta di coloro che accedono in modo ossessivo ad applicazioni, Web e social network sfruttando il telefono o il tablet. I “drogati” di m

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Non sfruttano semplicemente lo smartphone e il tablet, ma ne sono ossessionati. Accedono ad applicazioni mobile e social network con una frequenza che assomiglia a una dipendenza. Sono gli utenti che Yahoo definisce “mobile addict” e che ha misurato attraverso Flurry, società di analytics di sua proprietà, in un’indagine sull’uso dei dispositivo mobile condotta lo scorso anno e ripetuta quest’anno. Ebbene, su uno scenario di generale crescita del possesso e dell’uso di queste tecnologie, I “drogati di mobile” aumentano più della media.

Da un anno all’altro (la misurazione è riferita al secondo semestre), il numero di coloro che utilizzano in modo bulimico le app, accedendovi più di sessanta volte al giorno, è aumentato del 59% e arriva ora a 280 milioni di persone. Un numero che, se rappresentasse una popolazione nazionale, si piazzerebbe al quarto posto nel mondo appena al di sotto degli Stati Uniti e prima dell’Indonesia.

I “regular user”, ovvero coloro che si limitano a consultare le app da una a 16 volte al giorno, sono aumentati del 25% passando da 784 a 985 milioni, mentre i “super user” (da 16 a 60 volte) sono passati da 440 a 590 milioni con un incremento del 34%.

 


Come passano il loro tempo queste persone impegnate sullo schermo touch del loro dispositivo più di sessanta volte al giorno? La consultazione delle app è sopra la media per tutte le categorie di programma, ma lo è soprattutto per quelle di messaggistica e di interazione social. Strumenti come WhatsApp e altri tipi di chat sono usati dai mobile addict 6,56 volte più frequentemente di quanto non faccia un utente medio.

Ma si può essere dipendenti dallo smartphone e dal tablet anche per lavorare o per svolgere attività di studio. Gli strumenti di utility e le app di produttività, come email ed editor di testi, risultano anch’essi sopra la media, così come le keyboard app e I browser di navigazione Web. Va poi segnalata la categoria della finanza, le cui applicazioni vengono consultate dai mobile addict 2,5 volte in più rispetto all’utente medio.
 

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