04/12/2018 di Redazione

Scossone nel mercato dei browser: Microsoft punta su Chrome?

Secondo indiscrezioni, l’azienda potrebbe sostituire il motore di rendering Edgehtml con quello di Chromium, sviluppato da Google. Sarebbe la fine ufficiale di Edge a soli quattro anni dal lancio.

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Microsoft sarebbe pronta a sbarazzarsi di Edge in favore di un browser basato su Google Chromium? Potrebbe sembrare fantascienza ma, secondo le indiscrezioni circolate in queste ore sulla rete, il colosso di Redmond avrebbe le idee abbastanza chiare: scrivere la parola fine sul proprio applicativo e guardare al futuro con tecnologie diverse. Secondo dati di Netmarketshare relativi a desktop e laptop, a novembre Edge aveva una quota di mercato del 4,22 per cento, addirittura inferiore a Internet Explorer (9,64 per cento) e ovviamente a una distanza abissale da Chrome (65,57 per cento). Nel mobile, il software di Redmond è come se non esistesse e la classifica è dominata da Chrome e Safari.

Sarebbe proprio l’impopolarità del browser arrivato nel 2015 insieme a Windows 10 ad aver convinto i vertici di Microsoft della necessità di un significativo cambio di rotta. Eppure il progetto iniziale partiva da buoni presupposti. In particolare il motore di rendering, Edgehtml, era stato realizzato da zero per garantire prestazioni e leggerezza. Ma il risultato finale non è stato poi all’altezza delle aspettative.

La nuova iniziativa, riporta il sito Windows Central, è nota con il nome in codice di Anaheim, sarebbe basata sul motore di Chromium e potrebbe esordire l’anno prossimo nell’aggiornamento 19h1 di Windows 10, attualmente in fase di test nel canale Fast ring per sviluppatori.

Al momento, però, non è ancora chiaro se Microsoft abbia intenzione di effettuare un rebranding dell’applicazione oppure di mantenere il nome Edge. “Una cosa è certa, comunque: Edgehtml nel browser di default di Windows 10 è morto”, ha scritto il sito specializzato. Oltre all’engine, si dovrà vedere se l’azienda sceglierà di rinnovare anche l’esperienza utente o se deciderà di mantenere inalterata almeno l’interfaccia.

 

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