01/04/2015 di Redazione

Se la sicurezza chiama, BlackBerry risponde: informando gli utenti

Si è tenuto a Milano il seminario della società canadese, in collaborazione con Clusit, in tema di protezione dei dispositivi mobili aziendali. Cellulari e tablet sono esposti agli stessi rischi dei Pc, ma le imprese non sembrano rendersene conto. L’offer

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Nel 2014, gli accessi a Internet su dispositivi mobili negli Stati Uniti hanno superato quelli su computer desktop. Negli Usa circola infatti oltre un miliardo di smartphone e tablet, con utenti che consultano questi device in media 150 volte al giorno. È quasi scontato affermare che lo scenario del mondo informatico ha subito negli ultimi anni una grande rivoluzione, con un vero e proprio decentramento delle soluzioni tecnologiche, che hanno aperto le porte degli uffici per riversarsi, utilizzando una metafora, nelle strade del mondo. Ogni volta che si utilizzano cellulari e tablet per rispondere a email, chattare, scaricare file o scambiarsi informazioni, ci si espone agli stessi pericoli che orbitano attorno ai cari vecchi Pc desktop collegati alla rete. Ma l’utente medio non sembra rendersene conto e considera lo smartphone un’entità a se stante, invulnerabile a qualsiasi minaccia. Eppure, ogni giorno le aziende specializzate in sicurezza diramano bollettini di guerra sui dispositivi infettati da virus e malware.

Per fare luce sulla situazione attuale e proporre possibili soluzioni al problema della protezione dei dati personali, BlackBerry ha organizzato a Milano il primo seminario “La gestione sicura dei dispositivi mobili in azienda, con lo scopo di esplorare l’impatto della mobilità nel mondo enterprise, mettendo in luce i rischi emergenti e le strategie più efficaci per rispondere alle nuove minacce. Infatti, se la gestione dei device svolge ormai un ruolo primario, la complessità degli ambienti informatici e l’esistenza di numerosi requisiti di protezione richiedono un atteggiamento più consapevole da parte delle imprese.

Con la collaborazione del Clusit, associazione italiana attiva nel campo della sicurezza informatica, i vari relatori hanno illustrato gli attuali pericoli digitali e le offerte del portafoglio BlackBerry per innalzare muri più resistenti contro gli hacker. Tre i punti di forza dell’azienda: il Bes12, i servizi a valore aggiunto e infine le soluzioni di terze parti, realizzate in collaborazione con altre società.

Il BlackBerry Enterprise Service 12 è una piattaforma di Enterprise Mobility Management supportata dai principali sistemi operativi, che offre una gestione sicura della mobilità aziendale. È strutturata su un’architettura moderna, con protezione end-to-end e controllo diretto sui client, gestibile da un’unica consolle centralizzata. Con Bes12 è possibile unire vita privata e lavoro su un unico dispositivo, perché i dati personali e quelli societari rimangono ben distinti in container differenti, con servizi di cifratura avanzati.

La soluzione di Emm di BlackBerry presenta inoltre il supporto per Samsung Knox, il sistema di sicurezza realizzato dal colosso sudcoreano, con l’integrazione di numerose policy standard e una gestione avanzata delle app e di ActiveSync. In più, a breve sarà disponibile anche la versione Bes12 Cloud, che offrirà gli stessi criteri di protezione della versione on premise.

 

Il Bes12 supporta Samsung Knox, integrandone numerose policy standard di sicurezza

 

Ma il portafoglio della compagnia canadese non si limita soltanto alla sicurezza, anche se il Bes12 rappresenta il cuore tecnologico di tutta l’offerta e il fortino su cui operano gli altri prodotti. Sono infatti numerosi i servizi a valore aggiunto disponibili e le suite di produttività o di collaborazione. Come Blend, che trasporta messaggi e contenuti in tempo reale dal BlackBerry a computer e tablet, consentendo l’accesso ai dati aziendali su Pc, Mac, tablet iPad o Android.

 

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