Seagate ha tagliato un nuovo traguardo nella ricerca per la produzione di dischi fissi sempre più capienti, che potrebbe raddoppiare la capacità di archiviazione entro dieci anni. Il produttore statunitense è riuscito infatti a memorizzare un terabit di dati in un pollice quadrato, il che significa che sarà possibile produrre dischi fissi da 3,5 pollici (quelli comunemente usati nei desktop) con una capacità di 60 terabyte.
I dischi fissi del futuro memorizzeranno 60 terabyte di dati
Ovviamente la nuova tecnologia richiede un cambio radicale della tecnologia usata finora per la memorizzazione dei dati, conosciuta come Perpendicular Magnetic Recording (PMR) e introdotta nel 2006. Da tempo i produttori di dischi fissi stanno lavorando a nuove soluzioni in quanto è opinione comune che la PMR sia sempre più vicina al proprio limite, che è di un terabit per pollice quadrato, oltre il quale si avrebbe un effetto degradante per la magnetizzazione del bit.
A quel punto sarà necessario sostituirla, e la candidata di Seagate è
l'HAMR, che per rappresentare i bit richiede l'uso di celle con grain
di ferro-platino anziché di cobalto-platino. La tecnologia richiede
un laser dedicato al riscaldamento dei bit per cambiarne il
valore.
Durante un esperimento l'HAMR ha permesso di raggiungere una
densità di bit lineare di circa 2 milioni di bit per pollice, una volta
ritenuta impossibile, portando la densità dei dati poco sopra il
trilione di bit, cioè un 1 terabit.
La nuova tecnologia HAMR di Seagate
Si tratta di un valore certamente maggiore ai 620 gigabit per pollice dei dischi da 3,5 pollici con capacità di 3 TB e ai 500 gigabit di quelli da 2,5" che raggiungono i 750 GB. La prima generazione di hard disk HAMR raddoppierà questi valori, consentendo di toccare i 6 TB sui dischi da 3,5 pollici e i 2 TB nei modelli da 2,5 pollici. Il limite teorico della HAMR è tra 5 e 10 terabit per pollice quadrato, cioè tra 30 e 60 TB per hard disk da 3,5" e da 10 a 20 TB per soluzioni da 2,5 pollici.