27/05/2015 di Redazione

Sensori spioni, la privacy non è al sicuro nemmeno sottoterra

I ricercatori dell’Università di Nanchino hanno ideato un modo per tracciare gli spostamenti delle persone nelle metropolitane. Utilizzando gli accelerometri degli smartphone, meno protetti dei sistemi Gps e delle celle dati, è possibile ricostruire con u

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Nemmeno gli oscuri tunnel delle metropolitane urbane possono mantenere le persone lontano da occhi indiscreti. La via d’accesso ai nostri segreti personali e alle nostre abitudini quotidiane è rappresentata, ancora una volta, dagli smartphone. Un gruppo di ricercatori cinesi dell’Università di Nanchino ha infatti architettato un modo per tracciare, con un’accuratezza fino al 92 per cento, gli spostamenti delle folle che ogni giorno intasano le metro di tutto il mondo. Come hanno dimostrato gli accademici asiatici, è possibile sfruttare i sensori – come gli accelerometri – integrati nei cellulari per creare una vera e propria mappa del tragitto coperto da una persona. Perché i ricercatori si sono concentrati proprio sulle metropolitane? Presto detto: a differenza dei mezzi di superficie, i treni sotterranei presentano un percorso prefissato indipendente dal traffico. È quindi sempre lo stesso, tutti i giorni dell’anno.

Inoltre, le subway recano quella che è stata definita dagli scienziati cinesi come “un’impronta digitale” univoca. Ogni volta che un treno si sposta da una stazione all’altra, questo speciale segno elettronico può essere letto accedendo all’accelerometro dello smartphone. Senza ricorrere né alle celle dati né al segnale Gps. E questo apre il vero scenario critico per la sicurezza perché, a differenza dei sistemi di localizzazione, i sensori solitamente non dispongono di protezione avanzata. Sono quindi lasciati alla mercé di potenziali hacker.

Secondo i ricercatori, pirati informatici esperti potrebbero venire a conoscenza degli spostamenti quotidiani di una persona sostanzialmente in ogni metro del globo. “Non esistono al mondo due stazioni contigue i cui binari presentano la stessa lunghezza. Sono identificabili anche i tracciati dei movimenti dei treni all’interno di intervalli diversi”. Per i loro test, gli universitari di Nanchino hanno installato su alcuni cellulari dei malware capaci di trasmettere le informazioni registrate dagli accelerometri, raggiungendo appunto un’accuratezza strabiliante.

In più, un eventuale accesso ai sensori non è identificabile dall’utente, perché questi dispositivi funzionano senza mandare messaggi a video. L’attivazione del Gps, invece, potrebbe essere segnalata sul display del telefono e insospettire la vittima. Ma i ricercatori si sono preoccupati di fornire anche un metodo per scoprire l’attacco. Anche se si tratta di un’indicazione abbastanza generica ed empirica.

 

Fonte: Università di Nanchino

 

Il segreto è monitorare il consumo energetico del cellulare. Il continuo e necessario accesso ai sensori da parte degli hacker, infatti, dovrebbe comportare un aumento della richiesta di risorse, scaricando così più velocemente la batteria dello smartphone. Sempre meglio di niente, ma sembra che da oggi tutte le deviazioni dal percorso quotidiano – magari per una scappatella con l’amante? – potranno essere tracciate senza problemi. Uomini e donne, siete avvisati.

 

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