Molti costruttori di data center si sono ingegnati per sfruttare il calore prodotto dall'alta concentrazione di server per riscaldare gli ambienti vicini. E' il caso, per esempio, del data center IBM di Zurigo che riscalderà la famosa Università Politecnica. Ma sulla stessa strada sono anche Telehouse, TelecityGroup, NetApp.
C'è una prospettiva diversa che viene perseguita, invece, dalla Applied Methodologies (AMI) che da alcuni anni cerca di proporre una soluzone che trasforma il calore degli switch, dei server, di tutti gli apparati del data center per generare energia mediante il Thermoelectric Generation Systems (TGS).
Lo schema di funzionamento del recupero di energia dai Thermoelectric Generation Systems applicati ai server
La differenza di temperatura che varia da 26 a 46 gradi Celsius nei diversi apparati di un grande data center viene trasformata in Volt che possono alimentare le batterie UPS o gli apparati di networking o gli stessi server.
Un solo server TGS di 1U di un rack può generare 10 Volts e 5 Ampere. Il disegno di switch e server TGS è di Jeffrey Sicuranza di AMI che sta sviluppando
il primo prototipo che consentirà di sviluppare l'energia che alimenta ricorsivamente lo stesso server. Sicuranza è in cerca di fondi per commercializzare la propria soluzione oppure che qualche grande costruttore ne acquisti il brevetto e lo applichi in scala industriale. La stima di Sicuranza è che l'applicazione del proprio TGS a ciascun server può costare da 10 a 20 dollari che, in grande scala, potrebbe ovviamente costare ancora meno.