24/04/2014 di Redazione

Server IBM Power8 50 volte più veloci degli x86

IBM ha presentato ufficialmente i nuovi server Power8 di fascia alta, che sono 50 volte più veloci rispetto alle più recenti soluzioni concorrenti x86.

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IBM ha annunciato nuovi server Power8 che dovrebbero essere 50 volte più veloci rispetto alle ultime soluzioni Intel x86. A concorrere al successo anche una nuova collaborazione con Google e Nvidia, che entrano nella fondazione OpenPower. Dopo mesi di risultati negativi, molti hanno interpretato questo annuncio come l'ultimo tentativo dell'azienda di rilanciare la domanda per i suoi prodotti hardware di fascia alta. Per chiarezza, il ramo d'azienda che comprende i prodotti Power Systems non è quello che è stato venduto a Lenovo, che comprende i server x86 che per IBM costituiscono la fascia bassa.

IBM annuncia i nuovi server Power8

I server Power8 hanno richiesto un investimento triennale pari a 2,4 miliardi di dollari, e rientrano nel turnover decennale che il produttore hardware sviluppa storicamente. Si tratta di prodotti progettati per il computing su larga scala, si rivolge ai clienti che stanno cercando soluzioni per gestire la grande massa di dati provenienti dal social computing e dal mobile.

Charles King, analista di Pund-IT, ha commentato l'annuncio spiegando che "per i clienti di IBM il Power8 rappresenta un salto generazionale per prestazioni complessive", e per questo motivo "il Power8 dovrebbe aiutare IBM a procedere verso la visione cloud-centric a cui sta lavorando da tempo".

Non tutti però sono d'accordo: secondo Peter Misek di Jefferies i server di fascia alta come i Power8 sono interessanti solo per i clienti di nicchia, "non tutte le applicazioni necessitano di un server di fascia alta. Uscendo dalla fascia bassa di mercato IBM restringe drasticamente il mercato che va a indirizzare".

IBM in ogni caso ha cercato di rendere i nuovi prodotti il più versatili possibile, pubblicando le specifiche alla fondazione OpenPower in modo da consentire alla comunità degli sviluppatori di realizzare nuovi progetti. La fondazione comprende una dozzina di membri fra cui Google, Mellanox Technologies, e Nvidia. Da notare inoltre che i nuovi server non sfruttano motherboard Intel, ma sono "server white box" open-source.

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