03/03/2014 di Redazione

Servizi location-based, la nuova strada del WiFi

La domanda di WiFi cresce su un doppio percorso: nei Paesi in via di sviluppo, per colmare il digital divide; in quelli tecnologicamente avanzati, per sfruttare nuovi servizi monetizzabili come quelli location-based. Ne abbiamo discusso con Ruckus Wireles

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Uno strumento “basilare”, utilizzato per colmare il digital divide, ma anche una tecnologia che sostiene servizi evoluti e “maturi”, come quelli basati sulla localizzazione. Il WiFi è tutto questo, e vive oggi un momento di crescita della domanda da parte delle aziende. Fra le ultime novità presentate al Mobile World Congress di Barcellona spiccano quelle di Ruckus Wireless, progettate intorno alla tecnologia proprietaria Smart Wi-Fi: strumenti per la monetizzazione del WiFi, come le soluzioni che raccolgono e analizzano i dati di localizzazione degli utenti, ma anche progetti in cui il WiFi serve a colmare il digital divide. Ne abbiamo parlato con Michele Paparella, managing director di Ruckus Wireless in Italia.

Michele Paparella, managing director di Ruckus Wireless italia


Quali sono le ultime tendenze e prodotti nell’ambito delle soluzioni WiFi?

Il nostro focus principale Mobile World Congress quest’anno è stato sui servizi WiFi location-based. Il prodotto di punta di Ruckus in questo campo è SPoT, il primo servizio location-based intelligente basato su cloud, che offre ai service provider e alle aziende la capacità di fornire una vasta gamma di servizi a valore aggiunto sulle reti Ruckus Smart Wi-Fi per contribuire ad aumentare la loro redditività, migliorando al contempo l’esperienza online degli utenti.

Ruckus SPoT combina vantaggi unici, come l’essere completamente basato su cloud, con una maggiore precisione e prestazioni all’avanguardia con costi decisamente contenuti. Diversamente delle altre tecnologie di analisi delle localizzazioni proprietarie, e pertanto limitate agli utenti che dispongono di dispositivi in loco, Ruckus SPoT è completamente disponibile su cloud e offre Api per gli sviluppatori di terza parti.

Il servizio, inoltre, offre una vasta gamma di analisi storiche e valutabili in tempo reale basate sulla reale posizione del cliente. Attraverso un accurato posizionamento indoor, le aziende di qualsiasi settore sono ora in grado di creare il giusto contesto per campagne di marketing mirate, sviluppare analisi dettagliate e fornire servizi customizzati ai propri clienti e dipendenti.

Alla fiera abbiamo parlato anche del progetto sviluppato con Mweb, uno degli internet service provider più grandi del Sud Africa, per fornire i prodotti e le tecnologie Ruckus Smart Wi-Fi per supportare un nuovo servizio nazionale di accesso pubblico alla banda larga, così come i managed service delle wireless Lan (Wlan) per le imprese che sfruttano il suo servizio di banda larga in fibra disponibile in tutto il Sud Africa.


Quali nuovi strumenti per la monetizzazione del WiFi state proponendo alle aziende?

La risposta è SPoT. Così come altre applicazioni cloud, i servizi di localizzazione basati sulla nuvola sono in grado di offrire alle aziende e ai service provider risorse di calcolo in modo scalabile ed elastico, con il fine di raccogliere, monitorare e fornire analisi in tempo reale che sono essenziali per una rapida comprensione della posizione e del comportamento dell’utente. Questi servizi permettono di incrementare il livello di soddisfazione dell’utente o di creare altri servizi che possono essere facilmente monetizzati. Tutti i nuovi managed service delle Wlan, inoltre, evidenziano il vantaggio, ottenibile in termini di monetizzazione, di gestire il WiFi attraverso infrastrutture cloud.




A che punto è la vostra offerta rispetto allo standard Hotspot 2.0, proposto dalla Wi-Fi Alliance?

Ruckus Wireless è stato un vero pioniere di questa tecnologia. La nostra azienda collabora da sempre con la Wi-Fi Alliance e con la Wireless Broadband Alliance per definire e promuovere questo standard e progettare soluzioni adatte, in modo che Hotspot 2.0 rappresenti il reale futuro del Wi-Fi. Siamo stati il primo venditore a certificare questo standard e ormai tutte le nostre soluzioni sono certificate Hotspot 2.0.

Quali mercati, oggi, sono più “affamati” di soluzioni di connettività wireless?

Dal punto di vista industriale, possiamo affermare che i primi tre mercati verticali in Italia in cui la domanda di connettività WiFi è molto sentita sono, di certo, il settore alberghiero, seguito da quello dell’education e da quello del retail e logistica. In termini di aree geografiche, dobbiamo fare una distinzione: nei mercati occidentali industrializzati rileviamo una forte richiesta in costante crescita per servizi on top al WiFi (come la necessità di connessioni WiFi per supportare la proliferazione delle app che incrementano il traffico mobile generato dai dispositivi connessi). Sul fronte opposto, nei Paesi in via di sviluppo si rileva una forte domanda di WiFi per colmare il digital divide e la carenza di infrastrutture tecnologiche.

A che punto sono le aziende italiane?

In Italia abbiamo cominciato lentamente, soprattutto a causa delle barriere burocratiche e della crisi economica ma, negli ultimi dieci mesi abbiamo registrato una rilevante accelerazione nella domanda di WiFi. Possiamo affermare che l’ambiente culturale è cambiato. Le aziende hanno capito che il WiFi non è un’opzione facoltativa, bensì uno strumento vincente per affrontare la competizione. È per questo che deve essere affidabile, scalabile e conveniente a livello economico.


Quali sono le sfide ancora da affrontare e le nuove frontiere dell’offerta?

La sfida più grande è continuare a investire per essere sempre all’avanguardia nell’innovazione e prevedere le esigenze del mercato. In Italia dobbiamo consolidare la nostra presenza nei mercati più maturi ed entrare in quelli che sono ancora inesplorati ma che hanno un grande potenziale, come gli stadi o altri luoghi ad alta densità dove il WiFi rappresenterà davvero un vantaggio competitivo.

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