24/09/2018 di Redazione

Sicurezza, Ai e IoT: Microsoft svela il proprio futuro tecnologico

Apre la conferenza Ignite 2018 della multinazionale. In prima linea le nuove offerte per la cybersecurity, l’intelligenza artificiale e l’Intelligent Edge, fra cui una lunga serie di servizi basati sulla nuvola di Azure.

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Nei prossimi mesi l’offerta di classe enterprise di Microsoft si muoverà su tre filoni principali. Durante la conferenza per professionisti It Ignite 2018, che si apre oggi a Orlando, l’azienda statunitense ha svelato una lunga serie di soluzioni tecnologiche che hanno al centro tre temi: la sicurezza, l’intelligenza artificiale e l’Internet delle cose. Con migliaia di organizzazioni che ogni giorno devono difendersi da attacchi informatici sempre più subdoli, la cybersecurity oggi è un aspetto prioritario. Considerando che quasi tutti i data breach hanno origine dalla compromissione delle chiavi segrete, Microsoft ha presentato una nuova modalità di autenticazione senza password tramite l’applicazione Authenticator, ora compatibile con centinaia di migliaia di applicazione integrate con Azure Active Directory. La seconda novità è il supporto di Secure Score alla suite Enterprise Mobility + Security e Azure Security Center.

Utilizzando questo sistema di reportistica sotto forma di card, i clienti possono ottenere valutazioni e raccomandazioni sullo stato di sicurezza della propria azienda. Secondo il colosso di Redmond, ricorrendo a Secure Score è possibile ridurre di trenta volte il rischio di data breach, introducendo ad esempio soluzioni di autenticazione a più fattori per gli admin e per gli utenti finali, oltre che garantendo accessi granulari ad applicazioni e servizi.

È invece completamente nuovo Threat Protection, una piattaforma end-to-end sviluppata per proteggere, individuare e risolvere le minacce ricorrendo a tecnologie di advanced threat protection (Atp) e di remediation per Pc, email, identità e infrastrutture. La soluzione, integrata direttamente in Microsoft 365, sfrutta l’intervento manuale e l’intelligenza artificiale per consentire alle organizzazioni di risparmiare ore di lavoro durante la gestione degli attacchi.

Ma non poteva mancare la componente cloud, in quanto il vendor Usa è uno dei principali attori nel mercato della nuvola pubblica. È disponibile ora in anteprima pubblica Azure confidential computing, che si prefigge l’obiettivo di proteggere la riservatezza e l’integrità dei dati salvati off-premise dalle imprese. Nella visione di Microsoft, questo servizio dovrebbe incoraggiare i clienti a spostare in cloud anche i carichi di lavoro più sensibili.

 

Satya Nadella, Ceo di Microsoft, durante il keynote inaugurale di Ignite 2018

 

D’altronde, nel campo della sicurezza, la società di Redmond ha dalla sua i numeri. Durante l’Ignite il vendor ha spiegato di poter contare su un team di 3.500 professionisti che, insieme agli algoritmi di intelligenza artificiale, analizzano ogni giorno oltre 6.500 miliardi di segnali a livello globale. Ogni mese, i sistemi di Microsoft bloccano oltre cinque miliardi di tentativi di infezione tramite malware.

Il colosso guidato da Satya Nadella è bene inserito anche a livello di partnership, in quanto fa parte ad esempio del Cybersecurity Tech Accord: un’alleanza di 61 aziende, arricchitasi di recente di altri 27 nomi, nata con lo scopo di difendere le organizzazioni dagli hacker foraggiati dagli Stati e dalle grandi organizzazioni criminali. In questo modo, è stato possibile chiudere anche 84 siti utilizzati per campagne di phishing operati dal gruppo di pirati Strontium, collegato al governo russo. Microsoft fa parte anche del programma Defending Democracy per impedire che i cybercriminali possano manipolare i sistemi tecnologici alla base del processo elettorale.

 

L’intelligenza artificiale arricchisce i dati di valore

Per quanto riguarda l’Ai, che rappresenta il secondo filone principale dell’Ignite 2018, Microsoft ha messo sul piatto diverse novità. Azure Machine Learning, ad esempio, è ora in grado di scegliere in autonomia gli algoritmi di apprendimento automatico migliori più efficienti e di ottimizzare le prestazioni dei modelli (anche di quelli basati sugli acceleratori hardware Fpga). In arrivo anche un nuovo Sdk in Python per accedere alla piattaforma di Azure tramite notebook e i più popolari ambienti di sviluppo integrato.

È disponibile in anteprima pubblica Data Explorer, servizio nato per velocizzare la scoperta di insight da grandi base di dati. Microsoft promette performance superiori rispetto alla concorrenza, con la possibilità di effettuare analisi quasi in tempo reale per individuare pattern anomali. Di fatto è una soluzione di indicizzazione e di querying veloce, ottimizzata per le informazioni contenute nei log e derivanti dalla telemetria di siti, applicazioni e dispositivi IoT.

La ricerca, come dice il nome, è al cuore anche di Microsoft Search, un componente di Microsoft 365 già parzialmente svelato nei mesi scorsi. Disponibile in anteprima, il servizio unisce le funzionalità di Graph e l’intelligenza artificiale di Bing per consentire agli utenti di trovare documenti e dati (interni ed esterni all’azienda) più velocemente senza cambiare applicazione. Oggi Search è stato integrato in Bing.com e Office.com, oltre che nell’app mobile di Sharepoint. Prossimamente, il vendor porterà la funzionalità anche su Edge, Windows e Office.

 

Microsoft Search all'interno di Bing

 

Altre novità di rilievo in arrivo dal primo giorno di Ignite sono l’anteprima di Sql Server 2019, che si arricchisce di nuovi strumenti per i Big Data; il servizio Azure Sql Db hyper scale, in grado di scalare in base ai carichi di lavoro fino a 100 TB per database e la possibilità di collegare gli account Office 365 e Linkedin. In questo modo gli utenti possono inviare email e condividere documenti con i contatti di primo grado del social network direttamente da Outlook, Word, Excel e Powerpoint.

Gli sviluppatori potranno inoltre iniziare a lavorare con Cortana Skills Kit for Enterprise, per “addestrare” l’assistente vocale a portare a termine compiti all’interno dell’azienda, e con Bot Framework Sdk V4: il kit promette di rendere ancora più naturale l’interazione fra chatbot ed esseri umani. La versione precedente dello strumento, sottolinea la multinazionale, è utilizzata da oltre 300mila sviluppatori e supporta tutti i principali linguaggi di programmazione.