14/12/2006 di Redazione

Skype cambia marcia, e anche in America batte cassa

Negli Stati Uniti e Canada, dal primo gennaio 2007, le chiamate flat verso fisso o mobile costeranno 30 dollari all'anno.

Skype, chiamate illimitate

Il periodo di vacche grasse per i surfer è finito, anche Skype – o forse bisognerebbe dire eBay – ha deciso che è arrivato il momento di aumentare il volume degli introiti. Dal primo gennaio 2007 gli utenti statunitensi e canadesi abbandoneranno la tariffazione che permetteva chiamate locali, nazionali e mobili in piena gratuità. L'abbonamento annuale flat costerà 30 dollari: non molto a dir la verità, ma pur sempre una cifra che è destinata a rimpolpare le casse del leader mondiale del VoIP consumer.

Ci vorrà comunque del tempo prima che eBay rientri del suo 2,5 miliardi di dollari sborsati per Skype. E per questo motivo i dirigenti del colosso statunitense sono convinti che bisognerà capitalizzare al meglio la base di utenti registrati – valutata in circa 136 milioni. Uno dei nuovi progetti è proprio quello di integrare servizi di comunicazione audio-video nella piattaforma d'asta.   

Anche il passaggio all'abbonamento comunque non sarà traumatico, perché fino al 31 gennaio la sua sottoscrizione darà diritto ad uno sconto del 50%. Ovviamente le chiamate fra PC continueranno ad essere gratuite come sempre. "Abbiamo riscontrato una buona disposizione dei consumatori nei confronti del servizio SkypeOut", ha dichiarato Don Albert, general manager di Skype per il Nord America. "E inoltre vorrei far notare che il costo dell'abbonamento è comunque marginale, dato che per le chiamate illimitate gli altri operatori chiedono almeno 25 dollari al mese".

Gli analisti del settore, all'inizio, non pensavano a Skype come un possibile protagonista del mercato. "Ha richiesto un certo cambiamento del comportamento. Adesso i consumatori si sono abituati e si sentono a loro agio con questa soluzione", ha dichiarato Jeffrey Halpern, analista per il comparto telecomunicazioni di Bernstein & Company. "Comunque sono ancora convinto che non sia un pericolo per le compagnie tradizionali".

Presente e futuro incoraggianti

"Alla fine del terzo quarto 2006 sono stati rilevati, negli Stati Uniti, 8 milioni di abbonati ai servizi VoIP, esclusi gli utenti Skype. Siamo certamente di fronte ad un boom", ha aggiunto Halpern. E mentre esplode la VoIP-mania, Skype da tempo sta già investendo sulle nuove soluzioni per la mobilità. È già disponibile infatti la versione per Windows Mobile e fra qualche settimana quella per Symbian.

L'ultima mossa strategica di grande impatto è comunque rappresentata dai nuovi servizi per Yahoo e Google che permetteranno agli utenti di disporre del cosiddetto "click-to-call". In pratica chiamate VoIP ai dipartimenti marketing correlati alle campagne pubblicitarie online, attivabili con un click su un banner o un link testuale.

Ovviamente non tutti gli analisti sono convinti che possa dimostrarsi una killer-application, ma alcuni invece sembrano intravedere grandi opportunità di sviluppo. "A mio parere potrebbe essere una soluzione estremamente golosa per eBay; ogni chiamata infatti genera denaro, sia per il settore pubblicitario che per quello VoIP", ha sottolineato Tim Boyd, analista di Caris & Company. "Su Ebay, invece, credo la comunicazione VoIP fra venditori e acquirenti non avrà grande successo. Anche se sulla carta sembra interessante poter parlare direttamente con le persone per chiedere qualche dettaglio sui prodotti o sulle operazioni di acquisto e consegna".

"Molte persone o piccole aziende non mettono il loro numero di telefono sulle aste semplicemente perché è troppo costoso avere personale che risponda alle chiamate", ha commentato Derek Brown, analista di Cantor Fitzgerald & Company. "eBay deve ancora dimostrare come potrà integrare Skype nella sua attività giustificando quindi i costi di acquisizione sostenuti. Nel terzo quarto Skype ha generato un fatturato di circa 50 milioni di dollari; solo il 3% del monumentale esborso di eBay".

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