06/04/2020 di Redazione

Smart home: dopo i fasti di fine anno, il 2020 è critico

Idc certifica per il quarto trimestre del 2019 una crescita di circa il 20% per smart speaker, smart Tv e apparati di domotica. Ma ora il coronavirus minaccia il mercato.

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Viviamo chiusi in casa per colpa del coronavirus, ma per un numero crescente di famiglie europee si tratta ormai di una “smart home”, popolata di dispositivi intelligenti. Smart speaker, smart Tv, webcam, lampadine e termostati intelligenti prendono piede tra il salotto e la camera da letto, così come raccontato dagli ultimi dati di Idc, riferiti al quarto trimestre del 2019. Al netto della pandemia di covid-19, dunque, il mercato della tecnologia domestica è in crescita organica nel Vecchio Continente.

 

Nel trimestre di ottobre-dicembre le vendite di dispositivi di smart home in Europa sono aumentate del 20,4% anno su anno, per un totale di 39,9 milioni di unità, e un analogo tasso di crescita del 20% ha caratterizzato l’intero 2019, con 107 milioni di dispositivi messi in commercio. Black Friday e festività natalizie sono state il periodo d’oro degli acquisti, sull’onda degli sconti e del lancio di nuovi modelli.

 

Sul mercato della tecnologia domotica il settore degli smart speaker ha rappresentato, nel trimestre, il 25,8% dei volumi (+3% anno su anno), confermando la chiara dominanza di Amazon e dei suoi Echo, cui spetta il 58,3% di market share. Secondo le previsioni di Idc, questa categoria di prodotto nel 2024 arriverà a rappresentare il 31,3% del mercato.

 

Ma sui dati complessivi di fine 2019 pesano non soltanto gli acquisti degli smart speaker Amazon Echo, Google Home, Apple HomePod e affini. In alcune regioni dell’Europa la domanda di televisori smart è cresciuta per via del passaggio a un nuovo standard del digitale terrestre, non compatibile con i modelli di televisore più datati. Nel trimestre, in Europa sono stati acquistati 21,1 milioni di dispositivi di video entertainment, il 10,9% in più su base annua.  L’insieme di lampadine, termostati, webcam e sistemi di monitoraggio smart ha raggiunto quota 7,2 milioni di unità, con una crescita trimestrale del 27,1% anno su anno.

 

 

Dopo tutte queste percentuali di crescita a doppia cifra, per il 2020 lo scenario è invece piuttosto incerto. Da un lato la pandemia di coronavirus spinge chi può permetterselo a incrementare i consumi di hardware e servizi digitali, ma dall’altro le interruzioni forzate della produzione e il diffuso calo del potere di acquisto non potranno che avere degli effetti. “Nella prima metà del 2020”, commenta l’analista di Idc Antonio Arantes, senior research analyst per i dispositivi di smart home in Europa Occidentale, “l’interesse verso i prodotti di smart home rallenterà e per il secondo semestre ci attendiamo che per la prima volta il mercato sia in calo anno su anno”. 

 

I numeri totali del 2020 potrebbero, da stime, superare di poco i 118 milioni di unità vendute. A soffrire di più saranno gli smart Tv, penalizzati sia da dinamiche di supply chain (le interruzioni nella produzione di componenti) sia dal calo di potenziale interesse dei consumatori, conseguenza della cancellazione di eventi sportivi come i Campionati Europei di Calcio e le Olimpiadi di Tokyo.

 

 

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