23/02/2018 di Redazione

Smartphone in calo a fine 2017, una pausa o l'inizio del declino?

Gartner fotografa un ultimo trimestre in calo del 5,6% rispetto a fine 2016, ma un 2017 ancora complessivamente in ascesa. Con l'avvento del 5G e altri miglioramenti hardware, tuttavia, gli acquisti potranno ripartire.

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Per tutti c'è un prima volta, come si suol dire. E dopo anni di crescita impetuosa anche per gli smartphone recentemente sono arrivati i primi rallentamenti e, adesso, il primo ruzzolone. Nei conteggi di Gartner sull'ultimo trimestre del 2017 i volumi di vendita mondiali hanno raggiunto 408 milioni di unità, con un calo del 5,6% rispetto ai livelli di fine 2016. Da quando la società di ricerca ha avviato, nel 2004, i suoi monitoraggi trimestrali, per la prima volta sugli smartphone si staglia un segno meno: sia sul mercato nel suo complesso, sia sui primi due vendor, Apple e Samsung. E le ragioni sono soprattutto due.

In primo luogo”, commenta l'analista Anshul Gupta,gli aggiornamenti dai feature phone agli smartphone sono rallentati per via della scarsa qualità dei modelli di smartphone super low costo, e dunque gli utenti preferiscono comprare feature phone di qualità. In secondo luogo, chi deve sostituire un precedente modello tende ad acquistare modelli di qualità e a conservarli per più tempo, allungando i cicli di sostizuione degli smartphone”. Per motivare il calo di vendite Gartner cita poi un terzo fattore, il quale potrebbe però trasformarsi in incentivo all'acquisto nel medio periodo: il clima di attesa verso le novità che potranno comparire sulle prossime generazioni di smartphone, in particolare i modem 5G e fotocamere ancora più sofisticate.

 

Come si diceva, i due primi nomi del mercato hanno subito entrambi un bel contraccolpo. I volumi trimestrali di Samsung, circa 74 milioni di unità distribuite, sono calati del 3,6% rispetto all'ultimo quarter del 2016, mentre il declino degli iPhone è stato del 5%. Sia la sudcoreana sia Apple, tuttavia, sono riuscite a far crescere – se pur di poco – i propri marketshare, rispettivamente 18,2% e 17,9%. Tutt'altro dinamismo mostrano i due inseguitori, cioè Huawei e Xiaomi, che in controtendenza hanno fatto crescere sia i volumi sia la quota mercato: parte del merito va attribuito, nel primo caso, a nuovi modelli come il Mate 10 Lite, l'Honor 6C Pro e l'Enjoy 7S, e nel secondo a telefoni che hanno venduto bene nella regione Asia Pacifico, come quelli della gamma Mi e Redmi.

Lo scivolone dell'ultimo trimestre potrebbe essere il segnale di una tendenza incipiente, ma è presto per dirlo. Nel complesso, il 2017 è stato ancora un anno di ascesa per gli smartphone: oltre 1,5 miliardi le unità distribuite, il 2,7% in più rispetto al 2016. Nei dodici mesi, Android ha presenziato sull'86% dei dispositivi in circolazione, lasciando il restante 14% quasi completamente a iOS (la somma dei sistemi operativi “altri” ha raggiunto appena lo 0,1%).

 

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