03/03/2015 di Redazione

Smartphone low cost con Lte: la scommessa di Intel Atom x3

Dopo il rebranding della famiglia Atom, l’azienda di Santa Clara annuncia che il più economico dei chip integrerà la connettività 3G o 4G e sarà destinato ai terminali telefonici economici di una ventina di produttori. In arrivo anche il modem Lte Advance

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L’amministratore delegato, Brian Krzanich, ha elogiato la sua Intel come “una delle poche aziende al mondo in grado di offrire soluzioni end-to-end per tutte le accezioni della mobility”. Affermazione alquanto generica, se non fosse che con gli ultimi annunci arrivati a pochi giorni dal rebranding della serie Atom l’azienda di Santa Clara sembra potersi allargare nelle aree di mercato in cui finora non era (ben) presente. Il pensiero va naturalmente al mobile, e con il nuovo processore Atom x3 Intel potrebbe aver fatto centro: per la prima volta, una piattaforma entry-level e dichiaratamente destinata a terminali a basso costo integrerà la connettività 3G e anche quella 4G. Parliamo al futuro perché i primi smartphone dotati di questi modelli arriveranno sul mercato nei prossimi mesi, ma già una ventina di produttori, tra cui Asus e Jolla, hanno stretto accordi per utilizzarli.

Rispondendo a un giornalista della stampa statunitense Aicha Evans, vice president e general manager del Platform Engineering Group, ha affermato che l’Atom x3 porterà la connettività 3G e 4G addirittura su smartphone dai 75 dollari in su. Intel non ha, invece, voluto specificare i livelli di consumo energetico di questo prodotto, precedentemente noto con il nome in codice “Sofia”. Vale la pena notare come alcune delle configurazioni dell’Atom x3 prevedano l’impiego di grafica Arm. In conferenza stampa Intel ha minimizzato il “contributo” della concorrenza, sottolineando come questa scelta non inauguri né rafforzi alcuna collaborazione stabile.

In ogni caso, quel che più conta sottolineare è come la società continui a premere l’acceleratore sulla corsia del mobile, con una strategia che forse darà i suoi frutti nel medio periodo dopo i “sacrifici” dello scorso anno. Nel 2014, lo ricordiamo, Intel è riuscita a raggiungere l’obiettivo dei 40 milioni di processori per tablet installati, ma al caro prezzo di una politica di incentivi per gli Oem che ha pesato sulle finanze della divisione mobile. In futuro, grazie anche a prodotti come l’Atom x3, la strada dovrebbe essere un po’ meno in salita, sebbene la distanza da Qualcomm sia ancora tanta.

 

 

Qualche dettaglio in più è emerso anche sugli Atom x5 e x7, già battezzati con i nome in codice “Cherry Trail”. Questi modelli, per cui già esistono accordi con Acer, Asus, Dell, Hp, Lenovo, Toshiba e altri produttori, andranno ad alimentare nuovi tablet e Pc ibridi con schermi di piccole dimensioni, di fascia media e medio/alta, in arrivo sul mercato entro la fine del mese di giugno. I due sistemi offrono supporto 64 bit per Windows e Android, grafica Intel di ottava generazione e un’opzione di abbinamento con connettività Lte Advanced.

Oltre alla serie Atom, gli annunci di prodotto fatti nei giorni del Mobile World Congress riguardano un nuovo modem Lte Advance, Xmm 7360, dotato di cinque modalità e di supporto fino alla Categoria 10 e a velocità di download massime di 450 Mbps. A detta di Intel, le dimensioni compatte e l’efficienza energetica di questo modem consentono di impiegarlo in una vasta gamma di formati, su smartphone, phablet, tablet e Pc.

 

 

Intel ha anche annunciato nuove collaborazioni all’insegna dell’approccio software-defined. Alcatel-Lucent introdurrà nella sua offerta (dapprima proponendola in prova ad alcuni clienti e poi mettendola sul mercato l’anno prossimo) la soluzione Virtual Radio Access Network, vRAN, comprensiva di un’unità in banda base che impiega server per utilizzi generici basati su processori Intel Xeon e che permette risparmi di costi e maggiori prestazioni di rete.

Ericsson, invece, proporrà una nuova generazione di piattaforme data center per Ericsson Cloud System, con la promessa di ridurre i costi complessivi di gestione e migliorare la flessibilità dei data center per gli operatori di telecomunicazioni e i provider di servizi cloud. L’azienda svedese sta anche collaborando con Intel Security per migliorare la sicurezza delle sue reti 4G. Huawei, infine, ha scelto l’architettura Intel per nuove soluzioni cloud e per la prossima generazione del sistema operativo Huawei FusionSphere.
 

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