18/05/2015 di Redazione

Smartphone, mercato in crescita: quando le dimensioni contano

Secondo Gfk, nel Q1 del 2015 sono stati venduti a livello globale 310 milioni di cellulari: un aumento dell’otto per cento in termini di fatturato. A trainare il comparto i dispositivi con display superiori ai cinque pollici e il 4G. Rallenta la Cina, anc

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Oltre duemila smartphone venduti ogni minuto, per un totale di 310 milioni di dispositivi nel mondo. È questa la fotografia scattata dalla società di ricerca Gfk al mercato dei cellulari durante l’ultimo trimestre del 2015, che ha generato vendite pari a 96 miliardi di dollari. Un aumento, rispetto allo stesso periodo del 2014, di otto punti percentuali in termini di fatturato, mentre l’incremento di unità vendute è stato del sette per cento. A trainare il comparto, malgrado il rallentamento della locomotiva cinese, i telefoni con schermi più grandi e la diffusione costante del 4G. La nuova tecnologia, infatti, è ormai presente in oltre la metà dei device venduti nel mondo e toccherà il 59 per cento entro la fine dell’anno.

Analizzando a livello geografico i dati diffusi da Gfk, si nota come il mercato europeo arranchi, con previsioni fosche per il 2015: i Paesi centrali e dell’est scenderanno di 14 punti in termini di vendite e le aree occidentali perderanno l’un per cento, trascinate al ribasso dalle prestazioni negative di Spagna e Francia. Stati Uniti e Canada, invece, procederanno spediti con quasi 197 milioni di smartphone consegnati e un aumento in termini relativi di 11 punti.

Se la società di ricerca si è premurata di analizzare nel dettaglio le performance delle varie regioni del mondo, non ha però suddiviso i dati a seconda delle fasce di cellulari. O meglio, ha deciso di unire le due vecchie categorie “basic” e “feature phones” in un contenitore unico, tenendo separati soltanto gli smartphone veri e propri, quelli che presentano cioè le classiche funzioni “moderne”. Quindi, secondo quanto riportato dal sito statunitense The Register, i “feature phones” hanno rappresentato il 29 per cento del totale in termini di unità vendute, ma soltanto il quattro per cento del fatturato.

Questo a causa del loro prezzo al pubblico, decisamente inferiore rispetto ai device intelligenti. Ma ciò non significa che i cellulari di fascia bassa siano morti perché, secondo Dimitrios Xydias, analista di Gfk, nel corso dell’anno oltre quattrocento milioni di abitanti delle zone più arretrate del mondo compreranno uno di questi telefoni. Generando così volumi di vendita ancora multimiliardari.

Tornando alle specifiche dei dispositivi, si è detto dell’attrazione del pubblico per gli smartphone con uno schermo grande, superiore ai cinque pollici. I cellulari che rientrano in questa categoria hanno segnato un più 32 per cento di consegne rispetto al primo trimestre del 2014, raggiungendo i 166 milioni di unità. Come spesso accade, la “megalomania” statunitense ha registrare i record principali, con quote di mercato pari al settanta per cento

 

 

In Cina, invece, malgrado il market share sia del 57 per cento, a trainare la crescita sono stati i modelli più economici, ma dotati comunque di display superiori ai cinque pollici. Una vitalità destinata a continuare per tutto l’anno: Gfk stima infatti che il passaggio ai dispositivi con uno schermo più grande proseguirà ancora nei prossimi mesi, crescendo del trenta per cento su base annua.

 

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