07/02/2018 di Redazione

Smartphone vietato per i francesi al volante, anche se in sosta

Una sentenza della Corte di Cassazione ha stabilito che il concetto di “persona alla guida” si estende anche ai veicoli fermi ai lati della strada. Dal prossimo luglio, quindi, in Francia le multe scatteranno più facilmente.

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Che siano auricolari classici, accessori Bluetooth o più sofisticati sistemi di infotainment, per chi si trova al volante non mancano le alternative – comode e sicure - al telefono appoggiato all'orecchio e afferrato con la mano. Un comportamento che può causare distrazioni e incidenti, e che ora le autorità francesi non sono più disposte a tollerare nemmeno se la persona sul posto di guida è ferma in sosta. Le campagne di sensibilizzazione degli anni scorsi, anche dai toni volutamente scioccanti, forse non bastano in un Paese proverbialmente popolato di automobilisti un po' disinvolti (non che l'Italia sia da meno) e il cui codice della strada è stato recentemente rivisto per diminuire, da 90 a 80 chilometri orari, i limiti di velocità su trade secondarie extraurbane.

Una sentenza della Corte di Cassazione introduce ora un altro giro di vite, che si tradurrà in legge a partire dal prossimo luglio. La multa di 135 euro prevista per chi venga sopreso al telefono davanti a un volante varrà anche se il veicolo in quel momento si trova fermo in sosta a lato della strada e anche se a motore spento. In sostanza, la definizione del concetto di “guida” viene estesa e si amplia di conseguenza l'applicabilità della multa. Sarà invece ancora consentito chiamare, rispondere a una telefonata, inviare Sms e chattare se l'automobile è ferma in un parcheggio o comunque lontano dalla strada.

Tanta severità non è priva di logica in una società in cui la mania di essere sempre connessi porta spesso a sacrificare il buon senso e anche la sicurezza. E tuttavia c'è chi la considera controproducente: l'Automobile Club Association francese ha sottolineato che “si dovrebbe incoraggiare chi è alla guida a fermarsi quando sta utilizzando un telefono”. Lo spauracchio di una multa potrebbe quindi spingere i meno prudenti a non accostare nemmeno, evitando il fastidio di dover cercare un parcheggio vero e proprio e, di fatto, rischiando più di quanto non si faccia già oggi.

In Italia, secondo quanto previsto dall'articolo 173 del codice della strada, agli automobilisti colti in fallo sono riservate multe comprese fra 161 e 647 euro. Ma gli emendamenti recentemente proposti dalla commissione trasporti della Camera (ancora da sottoporre al vaglio della commissione di Bilancio) potrebbero sia raddoppiare l'importo delle sanzioni sia le misure di ritiro della patente (attualmente previste solo per i recidivi, e che verrebbero contemplate anche in caso di violazioni gravi per gli incensurati).

 

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