16/09/2019 di Redazione

Smartwatch e fitness band: mercato vivace, Xiaomi è prima

A detta di Idc, nel secondo trimestre del 2019 sono stati consegnati alla distribuzione 34,2 milioni di wearable da polso, il 28,8% in più rispetto ai numeri di un anno prima. L’Apple Watch è secondo in classifica, schiacciato fra due marchi cinesi.

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Idc ha sicuramente il “polso” del mercato, a maggior ragione se si tratta di smartwatch e fitness band, due categorie (a volte difficili da distinguere) del più ampio panorama dei dispositivi indossabili. La società di ricerca stima che nei tre mesi di aprile, maggio e giugno 2019 siano finiti in distribuzione 34,2 milioni di wearable da polso, il 28,8% in più rispetto ai numeri di vendita di un anno prima (secondo quarter del 2018). Idc include nei conteggi gli smartwatch evoluti, quelli più basici e i bracciali fitness, coprendo così una gamma di tipologie e di prezzi piuttosto ampia. Oltre a crescere, il mercato sta diventando sempre più concentrato nelle mani dei principali produttori e marchi: i primi cinque, cioè Xiaomi, Apple, Huawei, Fitbit e Samsung, insieme hanno una quota del 65,7% a volume, circa 12 punti percentuali in più rispetto allo share del secondo trimestre 2018.

Nati come gadget per gli appassionati di sport e di benessere, in pochi anni gli indossabili da polso si sono evoluti includendo (a seconda dei modelli e delle fasce di prezzo, s’intende) sofisticate funzioni di monitoraggio della salute, dalla qualità del sonno al funzionamento del cuore. E un’altra frontiera da esplorare, sottolineano gli analisti di Idc, è quella dei pagamenti digitali: due modelli su cinque includono chip Nfc deputati a questo scopo, permettono di completare le transazioni usando un QR code.

Nel trimestre, Xiaomi si è confermato il marchio più distribuito e il merito va anche al recente modello Mi Band 4. Va detto che l’azienda si focalizza soprattutto sui bracciali smart, più economici degli smartwatch, e trova nella popolosa Cina il suo principale mercato di sbocco. Ora, per crescere ancora, Xiaomi punta sull’ulteriore espansione internazionale.

Apple, con l’omonimo smartwatch, è al secondo posto nella classifica a volume nonostante il prezzo non economico (la media dei modelli venduti nel trimestre è di 448 dollari). Con il recente annuncio dell’Apple Watch Series 5, secondo Idc, le vendite potranno crescere del 10,8% entro la fine dell’anno, portando la Mela a sfiorare il 39% di quota mercato.

 

 

Il terzo classificato, Huawei, è riuscito a far crescere moltissimo le proprie vendite fra 2018 e 2019, puntando su una strategia di differenziazione dell’offerta che ricalca quella usata per gli smartphone: modelli a marchio Huawei e, per la clientela più giovane, a marchio Honor. Fitbit, il quarto player, ha invece subito un calo di vendite di smartwatch ma in compenso ha guadagnato terreno nei fitness band grazie al nuovo Versa 2. Chiude il quintetto Samsung, che da un anno all’altro ha quasi quadruplicato le vendite trimestrali (+195%) per merito della popolarità del Galaxy Watch, nella fascia alta, e dei più economici Galaxy Fit. La società sudcoreana, sottolinea Idc, è una tra le poche a rivolgersi in modo specifico a clienti che desiderano un wearable dotato di connettività cellulare.

Idc chiude il report trimestrale con uno sguardo al futuro: il mercato crescerà ancora, e molto. Secondo le stime, nell’intero 2019 verranno messi in commercio 152,7 milioni di dispositivi da polso, dei quali 66,5 milioni saranno smartwatch, 62,9 milioni wrist band e 23,3 milioni basic watch. Nel 2013, poi, si potranno contare 194,1 milioni di indossabili da polso venduti nel corso dell’anno.

 

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