04/06/2014 di Redazione

Snom svela la sua roadmap nella telefonia VoIP e Dect

Nel corso dell’anno arriveranno i nuovi telefoni che completeranno la gamma 700, compresi i due modelli entry-level Snom 110 e Snom 120, mentre nel 2015 debutterà un prodotto “smart” basato su Android. Dopo l’estate la famiglia Dect si amplierà con soluzi

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Nel tradizionale incontro annuale con i suoi partner, Snom ha colto l’occasione per presentare i suoi piani di sviluppo della linea prodotti. L’offerta si arricchirà nei prossimi mesi con una serie di telefoni VoIP della gamma 700 che finiranno per comprendere anche degli interessanti modelli entry-level. Dopo l’estate è prevista l’introduzione di due nuovi sistemi Dect, uno a singola cella e l’altro a celle multiple, mentre verso fine anno debutterà la nuova soluzione per audio-conferenze. Nella prima metà del 2015 arriverà poi un telefono “smart” basato su Android compatibile anche con il Play Store di Google.

Sul chip dello Snom 715 si baseranno i nuovi Snom 725 e Snom 765, in arrivo ad agosto.


Intanto la società registra con soddisfazione i risultati raggiunti. Secondo i dati diffusi da Michael Knieling, Executive Director di Snom, la crescita è stata costante sin dalla sua nascita, nel 2003, fino a raggiungere le quasi quattrocentomila unità vendute nel corso dello scorso anno. “In Italia nel 2013 abbiamo venduto il dieci per cento in più in termini di unità, anche se è stato un anno molto duro,” sottolinea Fabio Albanini, Managing Director di Snom Italia. “Abbiamo incrementato anche il fatturato, pur non avendo acquisito nuovi progetti di grandi dimensioni, quelli da mille telefoni in su, per intenderci. Questo è un risultato che riteniamo soddisfacente, perché lo abbiamo raggiunto esclusivamente con le operazioni quotidiane. Il primo trimestre di quest’anno è partito molto bene, con una crescita del cinque per cento in termini di quantità.

Ad agosto arriveranno i primi nuovi prodotti, i telefoni Snom 725 e Snom 765, basati su una nuova piattaforma hardware e realizzati sulla base allo stesso chipset del modello Snom 715. Lo scopo è creare una piattaforma comune. Nuovo è anche il modulo di espansione Snom 7EM, che sarà disponibile da settembre, utilizzabile su tutti i telefoni collegandolo tramite porta USB e dotato di un display grafico da 160 per 384 punti.

A novembre debutteranno invece i prodotti che si posizioneranno alla base della gamma Snom. Il modello Snom 110 avrà due porte Ethernet, sarà in grado di gestire due linee Sip e disporrà di display grafico da 128 per 32 pixel e di quattro tasti software. Il prezzo non è ancora stato definito, ma potrebbe arrivare vicino alla soglia dei cinquanta euro. Il modello Snom 120 arriverà nello stesso periodo e sarà dotato di quattro linee Sip e di due tasti programmabili. Il display sarà da 128 per 64 punti.

L’altra novità di rilievo è costituita dai nuovi prodotti Dect. A settembre arriverà la soluzione c200 multi cella, mentre a gennaio del prossimo anno sarà la volta di quella a singola cella, la c100. A queste due stazioni base si potranno abbinare due diversi telefoni, l’entry level c25 e il più dotato c50. La versione multi cella avrà configurazione autogestita, mentre tutti i prodotti supporteranno il provisioning Snom. Per la versione a singola cella sarà disponibile anche un ripetitore di segnale.

La gamma Snom 700 si arricchirà in totale di quattro nuovi modelli.


A novembre arriverà poi la nuova soluzione per le audio-conferenze, dotata di connettività Usb e Bluetooth, con altoparlante da otto Watt e quattro microfoni. Funzionerà con tutti i telefoni della gamma 700, oltre che con Pc e smartphone tramite Lync, Skype, Viber e prodotti analoghi. La novità di punta del prossimo anno, prevista per il secondo trimestre, sarà un nuovo telefono da scrivania che si posizionerà al top della gamma. Basato su Android, supporterà il Play Store di Google e la videotelefonia. I dettagli tecnici sono però ancora in fase di definizione.

“I nuovi telefoni andranno a rispondere all’esigenza di avere prodotti dal costo più abbordabile della serie 700, pur mantenendo la tradizionale qualità Snom, mentre i nuovi Dect ci permetteranno di offrire una soluzione più scalabile,” ha commentato Albanini. “Queste sono le nostre risposte alle richieste arrivate dal mercato.

Snom continua anche a lavorare sulla componente software, oggi arrivata alla versione 8.7.5 (8.8.3 per la versione Uc). Per luglio è prevista una serie di migliorie dedicate ai principali sistemi di comunicazione unificata, come Microsoft Lync e Broadsoft. Novità sono previste anche sui fronti della sicurezza (con il supporto a Tls 1.2), dell’audio, della rete e dell’amministrazione. A ottobre dovrebbe arrivare una versione battezzata Secusmart Edition, che offrirà comunicazioni crittografate tramite SecuGate Lv1. Usando lo stesso prodotto hardware sarà possibile comunicare tramite il protocollo Sip standard o passare in qualunque momento alla versione Secusmart.

Parlando del canale, i partner Snom Certified Technician (Sct) sono saliti nel 2014 a 188, contro i 132 dello scorso anno. Gli Snom Certified Engineer (Sce), sono invece cresciuti di 21 unità, ma otto di questi erano già Sct. “Abbiamo scelto di lavorare più sulla qualità che sulla quantità,” ha spiegato Massimo Lucini, Account Manager di Snom Italia. “Snom non venderà mai direttamente, ma vuole lavorare insieme ai partner organizzando eventi dedicati ai clienti, effettuando visite congiunte, facendo attività diretta su grandi clienti.”

Fabio Albanini è il Managing Director di Snom Italia.


A servire i system integrator abbiamo cinque distributori,” spiega Albanini. “Attraverso il nostro programma di canale vogliamo però avere una relazione diretta con gli integratori, non in termini commerciali ma tecnici, per offrire supporto a 360 gradi. Oggi abbiamo annunciato una roadmap che è più che altro una ‘lista dei desideri’ che arriva dai nostri partner. E questo è ancora una volta un segnale della nostra attenzione nei loro confronti. Ci mancavano i prodotti low cost, che sono necessari in alcune gare, e anche una soluzione Dect per soddisfare le esigenze sia delle piccole realtà sia di quelle più grandi. Ora li abbiamo entrambi.

La convergenza tra chi viene dal mondo It e chi viene da quello delle telecomunicazioni è stata, in questi ultimi anni, un elemento di cui tenere conto per riuscire ad avere successo nell’ambito della telefonia VoIP. “Chi arriva dal mondo It ha le competenze per mettere le mani sui nostri telefoni, mentre chi arriva dal mondo telefonico ne ha altre,” conferma Albanini. “Le aziende che sono riuscite ad adattarsi, le aziende It che magari hanno assunto personale proveniente dal mondo della telefonia tradizionale e viceversa, sono quelle che stanno vincendo e che ci stanno dando le maggiori soddisfazioni. E’ chiaro che se i tuoi clienti ti vedono solo come fornitore It o solo come un’azienda con competenze telefoniche si fa un po’ di fatica. Le aziende che hanno investito su personale misto sono sicuramente quelle che stanno vincendo.

Nel corso dell’incontro con i partner è emersa la tendenza a ricorrere a centralini telefonici virtuali, ospitati nella cloud. “Noi sviluppiamo telefono Sip e quindi ci interfacciamo con qualsiasi tipo di centralina,” precisa Albanini. “Tipicamente è il nostro system integrator che decide se portare la centrale, cioè il classico pezzo di ferro, all’interno dell’azienda oppure se offrire un servizio cloud. Quello che stiamo notando è che in Germania, per esempio, le soluzioni cloud sono già molto diffuse. In Italia c’è ancora un po’ di scetticismo, perché l’azienda preferisce avere il proprio pezzo di ferro. I vantaggi che può dare però la tecnologia cloud sono però molto grandi e dal nostro punto di vista siamo agnostici: che il centralino sia all’interno dell’azienda o che si trovi in un data center per noi è indifferente.

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