29/03/2018 di Redazione

Software di Blackberry in crescita del 19%: la strategia funziona

Nell'anno fiscale chiuso a fine febbraio la società canadese ha visto crescere a doppia cifra i ricavi delle vendite di software e servizi.

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La nostra strategia sta funzionando”. Parole di John Chen, amministratore delegato di Blackberry, sfoggiate a commento dei numeri del trimestre finanziario terminato a fine febbraio (il quarto) e dell'intero anno fiscale (nominalmente, il 2018). La strategia a cui fa riferimento Chen è lo spostamento dell'offerta verso il software e i servizi, una manovra forzata per un'azienda che in pochi anni è passata dall'essere un gigante nel mercato dei dispositivi mobili a vittima della trasformazione, schiacciata da una concorrenza più fortunata o abile. Lasciato campo libero a Samsung, Apple, Huawei, Xiaomi e via dicendo, e ceduto il marchio Blackberry in licenza alla cinese Hdm, gli smartphone sono ormai un lontano ricordo.

Va detto che la contrazione delle vendite di hardware influenza negativamente il giro d'affari considerato nel suo complesso. Fra l'anno fiscale 2017 e il 2018, infatti il fatturato globale del'azienda è sceso da 1,3 miliardi a 932 milioni di dollari, specie per effetto del grande calo di vendite di dispositivi mobili, da 374 a 64 milioni di dollari. Tutto questo, però, rappresenta ormai il passato e ciò che conta, nella valutazione del futuro di Blackberry, sono le attività ancora strategiche.

Su base Gaap, nei dodici mesi la società ha ottenuto con la vendita di software e servizi 782 milioni di dollari, con un incremento anno-su-anno del 14%, mentre su base non-Gaap si salirebbe a 747 milioni e a una crescita del 20%. L'utile per azione dopo la diluzione Gaap è stato di 74 centesimi di dollaro, mentre quello non-Gaap è più che raddoppiato anno anno-su-anno, da 6 a 14 centesimi. Alla voce cash flow figurano 47 milioni di dollari, ma la cifra non include “i costi relativi a ristrutturazione e transizione dal business dell'hardware”, così come l'impatto di danni o riconoscimenti in cause legali o in accordi sui brevetti.

Limitando l'osservazione al trimestre chiuso a fine marzo, si nota una crescita anno-su-anno delle vendite di software e servizi ancora più marcata, del 19%, per arrivare a 108 milioni di dollari nei tre mesi. In questo periodo la società ha ricevuto ordini da 3.500 clienti aziendali, con un andamento che lascia prevedere per l'anno fiscale 2019 una conferma della crescita a doppia cifra. Chen si è detto “molto soddisfatto” dei risultati. “Le opportunità di mercato nel campo della gestione unificata degli endpoint e del software embedded sono significative e sinergiche”.

 

 

Tra gli ambiti di attuale interesse, oltre a quello delle soluzioni di sicurezza per i dispositivi mobili aziendali, spicca il software per le automobili a guida autonoma, messo alla prova ad Ottawa su vetture che al momento ospitano dietro al volante una persona pronta a intervenire in caso di necessità. L'azienda canadese ha recentemente stretto con Jaguar Land Rover un accordo pluriennale, in base al quale il produttore di auto impiegherà la soluzioni software e hardware di Certicom e la piattaforma Qnx, oltre a lavorare allo sviluppo di sistemi di infotainment basati su tecnologia Blackberry. A proposito dell'incidente che a Tempe, Arizona, ha coinvolto un veicolo di Uber e una donna rimasta uccisa, John Chen ha rimarcato che “l'episodio dovrà servire a tutti noi che lavoriamo sulla prossima generazione di veicoli connessi come un severo ammonimento su quanto la posta in gioco sia alta”. Il gioco vale la candela, per il numero uno di Blackberry, perché “crediamo che le automobili self-driving salveranno milioni di vite, e prima arriveremo a modelli totalmente autonomi e meglio sarà”.

 

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