Un nuovo “unicorno” sta per mettersi in corsa alla London Stock Exchange: Sophos. La società di sicurezza britannica, con sede nell’Oxfordshire, è pronta a debuttare in Borsa il prossimo 1 luglio con un’offerta pubblica iniziale di 225 pence per share. Solo il 34,8% delle azioni saranno quotate, con l’obiettivo di raccogliere circa 79,5 milioni di sterline e di arrivare a una valutazione complessiva di 1,013 miliardi di sterline. Cifra più che sufficiente sufficiente a posizionare Sophos fra i cosiddetti unicorni, le società che hanno superato il miliardo di dollari di valutazione (tradotto nella moneta statunitense, il valore corrisponde a 1,6 miliardi).
La quotazione, a detta dell’amministratore delegato Kris Hagerman, è “una pietra miliare per tutti noi di Sophos. Siamo orgogliosi di far parte dell’economia tecnologica del Regno Unito, in crescita, come compagnia quotata e come fornitore leader su scala globale nel settore della cybersicurezza”. La missione e il posizionamento dell’azienda non cambieranno, ha sottolineato il Ceo, ma si continuerà a lavorare con i suoi 15mila partner di canale proponendo “una sicurezza It completa e resa semplice per le aziende di qualsiasi dimensione”.
Nata nel 1985, Sophos oggi conta 2.500 dipendenti e una clientela composta da 200mila aziende e 100mila singoli utenti. Il giro d’affari nel 2014 ha raggiunto i 428 milioni di dollari, con una crescita del 13% rispetto all’anno precedente.
Fra le ultime espansioni, un paio di settimane fa il vendor di sicurezza ha annunciato un accordo per l’acquisizione di Reflexion Networks, società specializzata nella protezione, archiviazione e cifratura delle email, oltre che in servizi di business continuity. La tecnologia portata in casa andrà ad arricchire l’offerta di Sophos Cloud.