15/04/2015 di Redazione

Stampa 3D: non solo prototipazione, ma anche prodotti finiti

E’ questa la rivoluzione che Autodesk ha voluto sottolineare organizzando nella sua sede una due giorni dedicata a questa tecnologia. Mettendo in mostra la sua stampante 3D e offrendo workshop, conferenze e mostre. “E’ una nuova rivoluzione industriale”,

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La stampa 3D ha potenzialità ancora tutte da esplorare, ma è certo che in questo momento sta sempre più catturando l’attenzione di produttori e progettisti. In occasione del Fuorisalone, evento che si tiene a Milano in contemporanea con il Salone del Mobile e la Milano Design Week, Autodesk ha deciso di organizzare nella sua sede una due giorni dedicata a questa tecnologia. A workshop, conferenze e mostre è stata affiancata una dimostrazione dal vivo, per la prima volta in Italia, della sua Ember, una stampante 3D che dall’inizio di quest’anno è regolarmente in commercio. Proposta a poco meno seimila dollari, questa soluzione è il complemento ideale al software di modellazione Autodesk Fusion 360 e si inserisce all’interno della piattaforma software Spark, aperta e gratuita.

Autodesk crede molto in questa nuova rivoluzione industriale,” ha detto Emanuel Arnaboldi, country leader di Autodesk Italia. “Per questo abbiamo messo a disposizione questa piattaforma e abbiamo creato un fondo di investimenti, con cento milioni di dollari, (Spark Investment Fund, ndr) a cui i designer possono fare riferimento per richiedere finanziamenti. Questo è un modo concreto per accelerare dal basso questa rivoluzione.

La stampa 3D è oggi utilizzata non solo per la prototipazione, ma anche per la realizzazione di prodotti finiti. Si va dal mondo della nautica, dove LivreaYacht sta per produrre componenti delle imbarcazioni che non avrebbero potuto essere realizzati con le tecnologie tradizionali, a quello dell’arte, in cui Art Ficial mette a disposizione una piattaforma che permette di personalizzare e stampare in 3D repliche di capolavori artistici. Per non parlare di Youbionic, che sta lavorando al prototipo di una mano artificiale il cui costo finale potrebbe aggirarsi intorno ai mille dollari.

 

La mano robotica di Youbionic dovrebbe costare ntorno ai mille dollari

 

La missione di Autodesk, sin dagli albori, è quella di aiutare le persone a immaginare prodotti e progetti per creare un mondo migliore,” spiega Arnaboldi. “E’ un concetto po’ altisonante, ma è proprio quello che facciamo nella realtà. Nel mondo quotidiano, grattacieli, auto di Formula 1, effetti speciali di film sono tutti esempi di realizzazioni ottenute utilizzando prodotti Autodesk.

L’odierna stampa 3D parte da lontano, soprattutto in casa Autodesk, che ha presentato la prima versione del suo AutoCad nel 1982. “Quel periodo lo abbiamo definito l’era della documentazione,” dice Arnaboldi. “Crescendo negli anni siamo entrati nell’era dell’ottimizzazione, con il mondo 3D che tutti conosciamo. Oggi viviamo nell’era della connessione, in cui gli oggetti non sono più isole nel mare. Per progettarli servono strumenti adatti. La stampante 3D è l’anello di congiunzione tra la progettazione e la produzione. Permette di realizzare prodotti in piccole quantità portando la personalizzazione all’estremo.

 

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