08/06/2017 di Redazione

Storage a oggetti flessibile con le novità di Red Hat

Il vendor ha rilasciato Ceph Storage 2.3, la propria soluzione di archiviazione basata sulla piattaforma open source. Introdotta ora la compatibilità con il file system Hadoop S3a, la nuova interfaccia Nfs e il supporto agli ambienti container.

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Ceph Storage di Red Hat arriva alla versione 2.3. Basata sulla release Jewel (10.2) della soluzione di archiviazione open source, l’aggiornamento introduce una nuova interfaccia Nfs (network file system), offre la compatibilità con il file system client Hadoop S3a e il supporto per l’implementazione in ambienti container. Avanzamenti che ampliano la versatilità del prodotto come piattaforma object storage, offrendo la possibilità di supportare analisi Big Data e di essere utilizzata come ambiente comune per carichi di lavoro file-based. Il protocollo Nfs aggiunto al Ceph Object Gateway consente a utenti e applicazioni di accedere agli stessi dati dalle interfacce file Nfs e object S3, spostandosi gradualmente da una all’altra in base alle esigenze.

Il network file system si avvale delle capacità multi-site della soluzione open source per abilitare cluster globali e accesso ai dati. I client file storage possono così trarre vantaggio da scalabilità, flessibilità e convenienza dell’archiviazione a oggetti. La compatibilità con Hadoop S3a permette invece di effettuare analisi Big Data tramite applicazioni come Apache Hadoop, Mapreduce, Hive e Spark.

Inoltre, le aziende hanno un’alternativa per implementare Ceph Storage in ambienti container. Un’unica immagine container del prodotto sarà disponibile entro la fine di giugno su Red Hat Container Registry, assicurando le stesse capacità del package tradizionale. Utilizzando Ansible di Red Hat, gli utenti possono effettuare installazioni e aggiornamenti in modo atomico.

 

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