19/05/2016 di Redazione

Storage (anche flash) più economico e flessibile con Dell Scos 7

Il nuovo Storage Center Operating System 7 introduce alcuni miglioramenti nell’ambito della compressione dei dati, del supporto a virtualizzazione e cloud e della gestione unificate di risorse eterogenee. Risultato: adottare il flash sarà più semplice e c

immagine.jpg

Lo storage, anche su risorse flash, non dev’essere una missione economicamente impossibile né un’attività troppo complicata da gestire: è la promessa che Dell annuncia con Storage Center Operating System 7. Frutto di un lavoro di sviluppo durato tre anni, Scos 7 è l’aggiornamento del sistema operativo per sistemi SC, grazie al quale è possibile gestire e ottimizzare attività come la compressione dei dati, l’allocazione su diversi livelli Raid e la riallocazione in base al tipo di utilizzo dei dati stessi. Sarà disponibile come firmware gratuito (9.0) sui sistemi Dell SC già in commercio per i clienti con contratto di supporto, mentre sull’SC9000 (in arrivo nel terzo trimestre) sarà già presente la maggior parte delle nuove funzionalità.

Questa release, a detta di Dell, ha l’obiettivo di aiutare le aziende nel passaggio alla tecnologia flash, sfruttando una flessibilità e “intelligenza” maggiori rispetto al passato. Le principali novità riguardano funzioni di replica cross-platform bidirezionale e di gestione unificata tra i sistemi PS ed SC. Risorse storage eterogenee, dunque, potranno essere gestite in modo semplice e uniforme, senza che al cliente sia richiesto un rinnovo dell’hardware e dunque nuove spese.

A detta del vendor texano, Scos 7 assicurerà inediti livelli di efficienza, flessibilità, precisione nel controllo delle risorse, all’interno di un unico “ecosistema di storage” firmato Dell. Tra le novità del sistema operativo, accanto a quella già citata, figurano un migliore supporto per gli ambienti virtualizzati su VMware e per il cloud, e poi una tecnologia di compressione dei dati più efficace, che può superare anche il rapporto 10:1.

Conservare più contenuti in un minor numero di dischi (Hdd, ibridi oppure all-fllash) permette, ovviamente, di risparmiare. Stando alle promesse, aggiornando gli attuali sistemi Sc con Scos 7 si può scendere fino a un costo inferiore a 0,45 dollari per GB per i tier all-flash, mentre per quelli basati su hard drive non si superano i dieci centesimi di dollaro per ogni GB di capacità netta effettiva.

 

Dell ha parlato anche di una maggiore “intelligenza” del sistema operativo. L’elemento chiave è una nuova tecnologia di Intelligent Deduplication che consente di attivare la deduplica solo su alcuni tier, quelli che conservano i dati più “freddi”, e di evitarla invece nei tier contenenti i dati “caldi”: si ottengono, così, incrementi di performance e di capacità. Quanto alla flessibilità, Scos 7 aiuta i clienti a spostare volumi di dati da un array all’altro senza dover ri-mappare i server. La nuova funzione Live Migration, inoltre, monitora i cluster per indicare quale sia il bilanciamento ideale dei carichi ed evita che lo spostamento dei volumi impatti negativamente sui workload. "Abbiamo progettato la piattaforma SC affinché fosse rivolta al futuro”, ha commentato Alan Atkinson, vice president e general manager della divisione storage, “e questa versione porta su un livello superiore la deduplica, il flash e l’intelligence del sistema”.

 

ARTICOLI CORRELATI