15/12/2014 di Redazione

Storage, database, accesso remoto: Azure è più competitiva

Microsoft ha introdotto una serie di funzioni e miglioramenti nella sua piattaforma cloud. Fra le novità, opzioni di storage premium con Ssd su macchine virtuali per carichi di lavoro intensi, strumenti per la gestione delle password e per la costruzione

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Un carico eterogeneo di novità prepara Azure ad affrontare il nuovo anno come piattaforma cloud fra le più complete e flessibili sul mercato. Microsoft ha annunciato una serie di miglioramenti e aggiunte in un lungo blogpost firmato da Vibhor Kapoor, director, product marketing di Azure, il quale ha sottolineato come il focus dell’azienda di Redmond sia oggi quello di “portare ai clienti l’innovazione che permette flessibilità e produttività”.

Uno degli annunci riguarda  Azure RemoteApp, un servizio che consente di accedere ad applicazioni enterprise da Pc Windows, da Mac, da terminali iOS e Android: lanciato in preview la scorsa primavera, è ora ufficialmente disponibile. L'altra novità rilevante migliora le capacità di calcolo e di memorizzazione offerte dalla piattaforma: per chi utilizza macchine virtuali eseguite su Azure è ora disponibile l’opzione Premium Storage, con la quale si possono associare una o più unità Ssd alle virtual machine per ottenere fino a 32 TB di storage a bassa latenza.

Tale opzione è utile soprattutto per eseguire carichi di lavoro che richiedono alte velocità di input/output, per esempio applicazioni Sql Server, Oracle Database, MySql, Sap Business Suite o Microsoft Dynamics. La promessa è di poter sfruttare un throughput di fino a 5.000 Iops e 200 Mbps con una latenza inferiore al singolo millisecondo; combinando più Ssd si può arrivare fino a 50.000 Iops.

Altri miglioramenti interessano coloro che utilizzano il servizio Azure Sql Database. Sono ora disponibili in preview 14 nuove funzioni, fra cui un’opzione che velocizza in calcoli di analytics e il data warehouse gestendo in modo diverso le colonne di dati. La preview del nuovo Azure Sql Database, spiega Kapoor, “porta nel cloud tecnologie in-memory all’avanguardia, sblocca nuova funzionalità che agevolano lo spostamento di applicazioni di database Sql Server su Azure e migliora nettamente la capacità di gestire carichi di lavoro database più pesanti”.

 


Microsoft ha anche introdotto due ulteriori funzioni all’interno di Azure Active Directory. Azure AD Proxy permette l’accesso remoto tramite single-sing-on ad applicazioni Web (incluse Outlook Web Access e SharePoint) eseguite su Azure.  La seconda funzione, Azure AD Sync, semplifica l’accesso alle applicazioni sincronizzando username e password fra Active Directory e i vari servizi cloud (come Office 365) e può anche essere usata per resettare tutti codici senza ricorrere a un ulteriore servizio di gestione delle password.

Per le aziende medie e piccole una novità utile è la possibilità di acquistare Azure AD Premium direttamente online, come servizio opzionabile all’interno di Office 365. Questa opzione sarà introdotta nei prossimi mesi.

 

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