25/05/2011 di Redazione

Straordinari non pagati, basta che ci sia il cane

Alcune ricerche condotte negli Stati Uniti dimostrano che permettere ai dipendenti di portare con sé gli amici a quattro zampe li rende più produttivi, meno nervosi, più predisposti a fare straordinari, anche non retribuiti, e a fare meno assenze.

immagine.jpg

I cani in ufficio favoriscono la socializzazione fra i dipendenti e rendono le persone più legate alle aziende in cui lavorano, oltre ad essere più produttive. Insomma, secondo le associazioni che promuovo l'inserimento di animali domestici negli uffici, i colleghi di lavoro a quattro zampe non sono una distrazione o una noia, ma favoriscono il lavoro di gruppo e la collaborazione.

La vicinanza canina avrebbe, infatti, scopi benefici sul clima dell'ufficio: Randy Hetrik, fondatore della TRX Training, spiega che i cani rendono felici le persone, quindi attenuano gli attriti fra colleghi e migliorano la collaborazione: "I cani sono sempre felice di vederti, scodinzolano anche per le più piccole cose, quindi sono un esempio ottimista che è bene avere sotto agli occhi."

I cani in ufficio aumenterebbero la produttività e ridurrebbero assenze e malumori

Inoltre, i lavoratori dipendenti che possono portare il fido amico in ufficio fanno meno assenze per malattia e per qualsiasi altro motivo, e tendono a uscire dal lavoro più tardi, facendo anche ore di straordinario non retribuite. Debrah Schnackenberg, vice presidente dei servizi di emergenza per la Humane Association, ha spiegato che "Ci sono molte persone che sanno di dover trascorrere ore in più al lavoro, soprattutto in un periodo di crisi economica. Chi ha il proprio animale con sé ha meno fretta di andarsene a casa e non disdegna qualche ora di straordinario". 

Inoltre, c'è chi sostiene che i dipendenti che hanno il permesso di portare i propri animali in ufficio cambiano lavoro molto meno spesso, anche a fronte di proposte di lavoro più remunerative. Un portavoce dell'associazione One Call ha spiegato che difficilmente un dipendente che può tenere con sé il proprio animale passa alla concorrenza per un stipendio di qualche dollaro superiore, ammesso che non abbia le stesse condizioni di gestione dell'animale domestico. Insomma, di solito chi ha figli piccoli è disposto a guadagnare meno pur di lavorare vicino a casa e stare più tempo possibile con i pargoli, negli Stati Uniti evidentemente c'è chi è disposto a guadagnare qualcosa in meno pur di tenersi Fido sotto alla scrivania.

L'importante è che gli amici a 4 zampe rispettino le regole di igiene e buona educazione

Ma non è finita qui. Gli amici a quattro zampe avrebbero persino il potere di garantire un alto rendimento anche in ambienti di lavoro con tasso di stress elevato, perché hanno il potere di allentare la tensione. Facendo una passeggiata per far fare i bisogni a quadrupede, o anche solo facendogli una carezza, anche l'impiegato più impegnato tende a rilassarsi e a ristabilire le giuste priorità. 

Secondo numerosi studi condotti negli Stati Uniti essere in presenza di un animale domestico abbassa la pressione sanguigna e il cortisolo (che determina lo stress), mentre i livelli di endorfine salgono e intensificando l'ossitocina, l'ormone collegato al legame materno. 

Il 17 per cento dei datori di lavoro statunitensi attualmente ammette gli animali nei luoghi di lavoro, e il numero potrebbe presto salire. Il tutto, precisano gli esperti, a patto che gli animali rispettino le stesse regole di convivenza sociale, di igiene e di buona educazione imposte ai loro padroni e a tutti i lavoratori dipendenti.

ARTICOLI CORRELATI